Un consiglio comunale tra caos e divisioni
di Agorà Ciminna
Si possono estrapolare diversi dati tecnici e politici dalla seduta consiliare di venerdì 5 ottobre. Anche se non è possibile riprendere le sedute con una telecamera digitale perchè illegale, non possono fermare la voglia di fare cittadinanza attiva da parte delle tante realtà ciminnesi che sono nate negli ultimi mesi. A tale proposito vi rimandiamo a visitare i siti www.ciminnattiva.blogspot.it e www.liberamenteciminna.it dove sono trattati alcuni punti all’ordine del giorno nella seduta consiliare in questione. Non celiamo il nostro disappunto su quanto deliberato in consiglio comunale per quanto riguarda la proposta di emendamento presentata dal consigliere Mannina sulla modifica del’art. 37 del regolamento comunale e cioè la ripresa video con la relativa diretta web proposta dall’associazione LiberaMente Ciminna. La proposta è stata bocciata da otto consiglieri di maggioranza, non sono bastati i sette favorevoli di cui cinque consiglieri di minoranza più i voti del capogruppo Urso Miano e il vicepresidente Pollaci. Avremmo preferito collegarvi semplicemente al sito internet in cui poter seguire la diretta o dove poter guardare la replica come avviene in molte città europee e in molti comuni siciliani come ad esempio il vicino comune di Caccamo, ma non vi resta che aver fiducia al nostro buon senso e limitarvi alla nostra cronaca senza poter avere esperienza diretta dei fatti che vi raccontiamo. Per protesta abbiamo deciso di non pubblicare a partire da oggi foto e immagini riguardanti il consiglio comunale; al loro posto apparirà l’immagine (vedi sopra) di protesta firmata Agorà Ciminna da sempre a favore della democrazia e della trasparenza. Libertà per noi è partecipazione e la diretta web è un ottimo modo per coinvolgere più gente possibile. Un pensiero inoltre ai nostri emigrati che a causa di questa scelta non potranno seguire la vita politica ciminnese, seguire i consigli anche dall’America per loro poteva essere un motivo per recarsi a votare al proprio paese di nascita e scegliere in tutta consapevolezza una parte piuttosto che un’altra.
Al consiglio sono presenti tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza, a mancare come di consueto è il pubblico, sia per le piccole dimensioni dell’aula consiliare, sia per gli impegni di ognuno di noi, le poche persone presenti devono fare a gara per una delle poche sedie a disposizione, sopportando i commenti dei vicini e la scarsezza d’ossigeno. Capite bene come sia difficile seguire i lavori dall’inizio alla fine.
La prima discussione che vale la pena riportare nasce al punto 4, durante l’interrogazione del consigliere Faraci sull’assenza del Sindaco ad una manifestazione antimafia in ricordo di Paolo Borsellino. “E’ stato un incontro strumentalizzato – ha risposto il Sindaco – e si è capito anche dagli interventi dei presenti” la questione diventa politica quindi spostando l’attenzione dal nocciolo della discussione. Il Sindaco in un primo momento ha fatto un po’ di confusione tra domande e numeri di protocollo della richiesta di autorizzazione per poter fare la manifestazione organizzata dall’associazione Giovane Università di Francesca Leone, in un secondo momento dopo aver dichiarato falsi alcuni documenti che la minoranza gli mostrava, risponde chiaramente di non aver partecipato perché non ha ricevuto l’invito. In pratica l’invito c’è stato solo che il Sindaco per poter partecipare non si aspettava l’invito recapitatogli come ad un semplice cittadino, ma qualcosa di più particolare a lui solo dedicata.
La situazione inizia a degenerare nell’affrontare il punto avente per oggetto la realizzazione del programma elettorale e nel particolare nelle cose da fare nei primi cento giorni. Dopo 5 mesi il Sindaco risponde con una lista di iniziative intraprese e interventi in vari campi, ma la risposta non soddisfa il capogruppo di minoranza Mannina il quale sostiene che non è stata realizzata nessuna delle iniziative programmate nei primi cento giorni e che le cose elencate non fanno parte della lista dei primi cento giorni. Augurandosi che il programma dei primo cento giorni venga realizzato almeno nel primo anno di amministrazione, Mannina ricorda inoltre al Sindaco che il programma non è un elenco di cose scritte tanto per o perché lo richiede la legge, ma è un importante documento per gli elettori che in base al programma scelgono un candidato Sindaco piuttosto che un altro e che il consiglio comunale può sfiduciare il Sindaco per inadempienza di programma .
Il punto sei è una ferita a cuore aperto per gli sportivi e amanti del calcio, arriva infatti l’ennesima batosta dopo tante promesse ricevute dall’amministrazione guidata da Leone e dalla nuova con a capo Catalano responsabile tra l’altro del restringimento del campo da gioco durante il suo primo mandato da Sindaco. In pratica con grande sorpresa scopriamo che l’allargamento del campo sportivo comunale non è più una priorità per questa amministrazione e nonostante l’indirizzo del consiglio precedente di cui facevano parte cinque attuali consiglieri, il campo non sarà allargato perché questo intervento non serve alla cittadinanza ne tanto meno serve all’associazione calcistica che per motivi economici si è iscritta al campionato di prima categoria e non disputerà la promozione. Bisogna spiegare al Sindaco da inesperto in materia che vincendo il campionato di Prima Categoria, cosa che tutti noi ci auguriamo, il problema può ripresentarsi presto e la cosa non è da sottovalutare, né tanto meno è un ipotesi così surreale: il Ciminna si trova attualmente nella zona alta della classifica e i disagi si possono presto ripresentare. Va inoltre precisato che l’Associazione Calcistica Ciminna attraverso un comunicato ha motivato l’iscrizione in prima categoria non a causa di disagi economici come sostenuto dal Sindaco e dagli assessori Leone e Sarullo, ma per l’impossibilità di poter giocare le partite in casa. Il punto trova infine il muro dell’assessore Sarullo che dopo aver spiegato al consigliere Faraci le modalità per inserire lui stesso il campo nel piano triennale dichiara di essere contrario all’allargamento e che mai e poi mai l’amministrazione comunale sarà favorevole a questa spesa per l’ampliamento.
I punti 8 – 9 -10 riguardanti la determinazione delle tariffe tarsu, servizio idrico e lampade votive sono stati rinviati al prossimo consiglio comunale su proposta del capogruppo di maggioranza Urso Miano che propone la convocazione di un’assemblea cittadina in cui poter affrontare le tematiche con i tecnici e i responsabili degli uffici comunali per spiegare la situazione ai consiglieri e ai cittadini. Per il capogruppo Urso Miano la casa comunale è un palazzo di vetro e convocare delle assemblee cittadine è un’ottima occasione di trasparenza, dialogo e confronto, principi cardini di una democrazia. La conferenza è stata fissata per martedì 9 ottobre alle ore 21:00 presso il Polo Museale. Un chiarimento tecnico è arrivato già durante il consiglio comunale, l’ing. Bitonto ha infatti ricordato ai consiglieri presenti che la questione riguarda una spesa già sostenuta dal comune, gli interventi dovevano essere fatti prima e che si potrà discutere solo ed esclusivamente di come migliorare il servizio per il futuro ai fini di ottenere la riduzione dei costi. Per correttezza precisiamo che tale richiesta di Convocazione di Assemblea Cittadina è stata proposta dall’associazione LiberaMente Ciminna in data 01/10/12 con protocollo n°11479 con lo scopo di delucidare i cittadini e renderli partecipi. La proposta è stata accolta e votata anche dalla minoranza consiliare che si dichiara soddisfatta per questa iniziativa.
Il punto 11 è il punto di arrivo di molte polemiche nate in questi giorni sulla vicenda mensa scolastica, la tensione in questo caso supera tutti i livelli precedenti e la negligenza del sindaco e degli amministratori infastidisce lo stesso capogruppo di maggioranza Urso Miano a tal punto da portare il sindaco ad un commento fuori luogo in cui si chiede senza fanne riserva al pubblico presente se il capogruppo facesse parte dell’opposizione o della maggioranza. Nel dettaglio al punto 11 è stata stabilita una nuova modalità di acquisto buoni pasto per il servizio mensa dedicato ai bambini della scuola materna ed elementare. Il capo area Milazzo per evitare disagi agli uffici comunali ha proposto un nuovo metodo in cui i genitori una volta al mese possono ritirare l’abbonamento valido per la durata di un mese. La nuova modalità non tiene conto quindi del consumo, ma è valida per un arco di tempo limitato, può succedere infatti che un bambino presente pochi giorni al mese debba pagare tutti i pranzi saltati nei giorni di assenza e che non consumerà mai. Il sistema di abbonamento permette si un abbassamento del costo della compartecipazione delle famiglie ma non divide in maniera equa la spesa e sopratutto non tiene conto del reddito delle famiglie. Trattandosi di un fattore economico il sistema dovrebbe andare incontro ai più bisognosi mentre in questo modo vengono privilegiati i presenti a svantaggio degli assenti. Alla proposta si oppone la minoranza consiliare, anche il capogruppo di maggioranza non ci vede chiaro e propone di rivedere il sistema creando anche un regolamento intero alla materia che tutt’oggi manca al Comune di Ciminna. Essere sempre presenti non vuol dire avere un reddito basso e quindi può succedere che un bambino con i genitori a basso reddito debba pagare il cibo di chi si trova in una condizione economica migliore. Ma a far scaldare il capogruppo di maggioranza come riportato non è solo la leggerezza con cui viene affrontato il seguente problema da parte dell’assessore Leone, ma il problema sollevato dal capogruppo Mannina in cui si chiede al Sindaco di motivare l’assenza alla riunione convocata dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Ciminna mediante una comunicazione scritta notificata con cinque giorni d’anticipo. Oltre al Sindaco non era presente un solo amministratore e cosa ancora più grave è che il Sindaco ha più volte dichiarato di non saperne niente e che cinque giorni di preavviso sono troppo pochi per lui poter partecipare alla riunione e che la prossima volta il dirigente scolastico deve cercare dei sistemi più efficaci per invitarlo in tempo. A conferma del caos sovrano durante la seduta il non voto dell’immediata esecutività salvo poi una rettifica votata all’unanimità per non lasciare i bambini senza pasto.
Per quanto riguarda l’ultimo punto all’ordine del giorno abbiamo già spiegato tutto all’inizio dell’articolo in quanto lo riteniamo la parte più importante del consiglio comunale. La ripresa video e la conseguente diretta web è stata bocciata per un solo voto di scarto. Sette favorevoli ed otto contrari all’emendamento. Alla minoranza che ha proposto l’emendamento si sono uniti Urso Miano e Pollaci nel rispetto di quanto da loro detto in campagna elettorale nella coerenza dei principi di trasparenza e legalità, ci dispiace non riportare le motivazioni che hanno spinto gli otto a non votare l’emendamento dato che nessuno degli otto ha fatto delle dichiarazioni di voto. “La legge bavaglio è stata approvata – ha dichiarato il consigliere Mannina a fine seduta – i Cimnnesi non possono seguire i lavori consiliare anche dal web”.
A consiglio concluso i rappresentanti dell’associazione LiberaMente Ciminna promotori dell’iniziativa della diretta web hanno chiesto le motivazioni del no ai consiglieri contrari ritenendo vergognoso il fatto di non motivare il voto attraverso una dichiarazione, ma la richiesta è stata vana dato che i consiglieri non hanno dato nessuna spiegazione neanche a consiglio concluso. “Paura, paura, paura dei cittadini – dichiara il presidente dell’associazione Filippo Ciringione – un consigliere comunale rappresenta il cittadino ed è al cittadino che deve delle risposte. A noi non ci è dato sapere i motivi che hanno portato gli otto consiglieri che hanno votato di no, ma il nostro ruolo non finisce qui, lanceremo fin da subito una raccolta firme per chiedere al Presidente del Consiglio la modifica del regolamento per la registrazione e trasmissione sul WEB dei lavori consiliari e far si che Ciminna diventi un degno paese della comunità europea esempio di democrazia e trasparenza per i paesi limitrofi.” A sostenere il no senza alcuna spiegazione il consigliere Leone che dichiara di non essere chiamato a spiegare nulla ai cittadini. A fine discussione interviene anche il Sindaco motivando la scelta come una decisione presa per principio perché l’emendamento è stato presentato dalla minoranza.
vergogna,vergogna,vergogna
io in questo consiglio ero presente, e non ho potuto non notare sin dall’inizio una certa tensione all’interno della maggioranza,troppe facce scure e tirate,facce scure e tirate anche in mezzo al pubblico in coloro che erano più addentrate di me nelle problematiche interne della maggioranza e quindi non riuscivo a capirne il perchè.
Man mano che si affrontavano i punti iniziavo a farmene un’idea dell’arcano dubbio iniziale.
Dubbio che mi veniva in parte sciolto nel momento in cui veniva affrontato il punto 11 dell’ordine del giorno “MENSA SCOLASTICA” si è trattato di una trattazione molto confusa, in cui l’atteggiamento del sindaco, ha fatto passare per sbagliato ciò che di positivo vi era nella scelta dell’amministrazione,come la diminuzione dei costi, e sul fatto che le competenze sono dell’amministrazione e non di chi ha voluto invadere il campo altrui, Dirigente Scolastico, o per mania di protagonismo o x ripicca nei confronti dell”amministrazione, il sindaco ha dichiarato che è stato invitato ma non è potuto andare per impegni presi prima, una affermazione in cui si denota la mancanza di conoscenza delle funzioni istituzionali, in cui se manca il sindaco partecipa il suo vice o delegato, e qui l’opposizione non è stato in grado di cogliere l’assist, il vice sindaco non è nemmeno andato, poichè è assodato agli occhi di tutti che ne è diventato l’ombra del sindaco invece di sostituirlo in sua mancanza, infatti manca il sindaco e manca il vice, va via il sindaco e và via il vice, c’è il sindaco e c’è il vice; appena è stata messa a voto il punto la minoranza ha votato contro e il capogruppo di maggioranza si è staccata dalla sua maggioranza astenendosi; qui secondo me ha prevalso la scelta familiare e non personale, un capogruppo deve rispecchiare la volontà della maggioranza, questa è una regola politica;
l’ultimo punto ha sancito una rottura tra il capogruppo e la sia maggioranza, rottura in quanto al voto secondo coscienza del capogruppo è seguito il commento del sindaco che chi non ha votato con la maggioranza il loro voto è stato di opposizione alla stessa maggioranza! Mamma mia che errore madornale, ma si rende conto che la scelta dei due consiglieri Pollaci e Urso Miano sono coerenti su quanto esposto in campagna elettorale? il Sindaco continua a ritenere il programma carta straccia e non impegno con i cittadini, e ciò che è grave lo è il fatto che ha pensarlo lo sono anche i suoi più stretti collaboratori, ops il suo più stretto collaboratore, il vice! Che futuro nero ci aspetta tra la disoccupazione dilagante tra il fatto che si aumenteranno le tasse, ci simette anche una maggioranza non coesa, che il buon Dio ci assista!
non abbiamo visto nulla caro Marco, l’Avvocato Urso Miano è persona capace e seria e la Dottoressa Pollaci le cosidette “carte” le sanno leggere e interpretare , Il Catalano farebbe bene a non provocarle perchè ogni Consigliere può in argomenti che toccano le tasche dei cittadini votare secondo coscienza , sè tutto ciò viene interpretato come lesa Maestà ci sembra il caso di affermare ancora una volta ” Vergogna , Vergogna , Vergogna ” .
Ora è arrivato il momento di dire basta all’arroganza.
Definire castello di cartone quest’amministrazione non mi sembra il termine giusto, i castelli sono sinonimo di roccaforte, di fortezza, qui siamo in presenza di qualcosa di molto debole di un’amministrazione senza rotta senza timoniere, senza idee. Una compagine nata in modo approssimativo si sono messi insieme personaggi in cui è stato sempre forte il dualismo( Leone-Nigliaccio; Nigliaccio-Riggio; ecc.ecc); risultato una giunta in cui i generali (Leone e Nigliaccio) che sono incapaci di proporre , i tenenti (Sarullo) messi all’angolo, e i soldati (Masi e assessore ombra) a lavorare; evito di parlare di ciò che è successo per la nomina del vicesindaco poiché in tanti ne hanno parlato a bizzeffe, ma inviterei il sindaco attraverso i suoi amici a sentire gli umori dei cittadini su questa scelta;
In questa compagine manca amalgama, compattezza, unità e umiltà; al contrario troviamo presunzione arroganza si sentono di saper far tutto e invece è sotto gli occhi di tutti, lo sfascio completo, ci hanno messo anche le catene!! Si cercava il ricambio e il rinnovamento generazionale, quel ricambio che poteva portare nuova linfa nuove energie e soprattutto nuove idee, si cercavano persone con voglia di progettualità, di giovani che si prendessero cura dei giovani delle loro esigenze e delle loro richieste! I giovani invece sono stati messi all’angolo o estromessi (vedi Scimeca, Liccio) che in cambio del vecchio in politica (Nigliaccio e Leone) sono rimasti fuori perché il Leone e il Nigliaccio nessuno dei due non si dimettono per permettere la loro surroga, i giovani sono senza possibilità, se votano secondo coscienza e coerenza (vedi Urso Miano e Pollaci) sono dei traditori e votano con l’opposizione ! I giovani credono nei progetti (vedi Consulta Giovanile,riprese web del consiglio comunale) ma questo è ciò che invece non và giù a quest’amministrazione; dici bene quando parli che in questa giunta il Sindaco ha riportato, solo per tornaconto elettorale, chi 10 anni fà veniva buttato fuori dalla sua giunta, l’uomo dell’attuale Vice Sindaco e colui che lo ha spodestato, il Leone! Quest’amministrazione ha il primato di essere l’unica amministrazione senza consulenti, l’importanza dei consulenti oggi è fondamentale, a proposito che fine ha fatto l’assessore ombra, forse visto che era l’unico che si muoveva si è messo da parte poiché faceva apparire qualche generale un soldatino? Ma qui sono stati tutti usati, a detta dei loro sostenitori che adesso non vengono nemmeno consultati, cosa mai successa. In questi giorni si dovranno fare scelte fondamentali per Ciminna scelte che possono compromettere il cammino del Consiglio Comunale e della nuova Giunta Comunale! Approvazione tasse e Bilancio Comunale scelte fondamentali per il cammino dell’amministrazione. Un anno fà un comizio veniva fatto da colui che oggi si ritrova a fare l’assessore al bilancio e che propone aumenti da capogiro che vanno ad incidere più di 500 euro a famiglia una vera e propria stangata, e dall’attuale Presidente del Consiglio, alla faccia della coerenza!!
Non ci resta che gridare vergogna vergogna e ancora vergogna.
e poi parlano di trasparenza e di un modo nuovo di fare politica ……… VERGOGNA VERGOGNA ED ANCORA VERGOGNA!!!
A parte le mille delusioni che provo leggendo queste righe trovo in tutto questo sconforto qualcosa che mi fa sorridere. Mi riferisco alla nascita a Ciminna di qualcosa che è sempre mancata: La cittadinanza attiva. Nell’articolo stesso si trovano due collegamenti a due siti come liberamente e ciminnattiva che hanno intrapreso un ottima iniziativa. Fino ad oggi apparte l’ottimo lavoro di agoraciminna si era vista sola l’attività di Peter Pan. Un tipo che strumentalizzava ogni cosa per andare contro a qualcuno che oggi è suo amico ma sopratutto a favore di sappiamo tutti chi. Perfino durante il suo comizio ha perso l’unica occasione che ha avuto per dessere serio e essere preso sul serio. Oggi per fortuna assistiamo alla nascita di questa vera cittadinanza attiva e altro che prendere il posto di Peter, qui non si scherza si propone e si critica senza essere mai di parte. Complimenti andate avanti e sempre in gamba come ora.
Noi siamo stati seri e mai di parte fin dall’inizio. Provate a rivedere i nostri comizi, provate a ripensare alle parole dette da chi ha iniziato il progetto e da chi ormai da mesi continua a portarlo avanti. Volevamo essere l’alternativa a tutto questo…e non a parole…ma con i fatti!!!
la masi non và bene perchè lavora, la pollaci e la urso non vanno bene perchè votano con coscienza , chi è il nuovo in questa amministrazione Leomicio che siede ininterrottamente da oltre venti anni al comune di Ciminna ma per fare cosa?????? solo prendersi questa indennità di carica su cui ha fondato le finanze per la sua vita??? ora basta , diminuite le indennità di carica e non aumentate le tasse ai cittadini di Ciminna che già sono abbastanza inc………te . buon giorno a tutti.