Il Tar dice SI all’installazione dell’antenna
Se ricordate, ne avevamo già parlato nel mese di Luglio, quando scattammo alcune foto a quel strano palo che fuoriusciva dal colle di S. Anania, spiegando alla cittadinanza a cosa sarebbe servito.
E’ invece di qualche settimana fa, la notizia pubblicata dal Giornale di Sicilia, della sentenza del Tar di Palermo che condanna il Comune di Ciminna a fare proseguire i lavori di completamento della realizzanda stazione radio base nei pressi della collina di S. Anania.
L’iniziativa del Comune e di molti cittadini, era stata intrapresa a seguito del nostro articolo, che segnalava le modalità di rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione dell’opera, avvenuta mediante il silenzio assenso del Comune di Ciminna.
Infatti, da quanto emerge dall’articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia, l’Ufficio Tecnico del Comune di Ciminna a seguito di un parere della Sovrintendenza alle Belle Arti, aveva cercato di porre il veto al completamento dell’opera, sollevando un problema di incompatibilità paesaggistico e richiedendo ulteriori documentazioni al progetto.
Evidentemente il Tar con apposita sentenza, non ha ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dal Comune, confermando l’autorizzazione alla realizzazione dell’opera, ottenuta con il silenzio assenso, autorizzando la ditta Hightel Spa, poiché il terreno in cui insiste l’opera ricade nella zona omogenea B, zona in cui la Sovrintendenza alle Belle Arti non può vantare nessun vincolo.
Quindi l’antenna si farà, e sarà fatta secondo il progetto presentato dalla Hightel Spa, senza nessun integrazione e nessun risarcimento per le casse comunali per lo scempio paesaggistico perpetrato, proprio perché il Silenzio Assenso ha legittimato i richiedenti la concessione alla realizzazione dell’opera secondo il progetto presentato.
Ad oggi lo scempio non è ancora visibile in tutta la sua gravità, ma non appena verranno completate le installazioni delle antenne, il danno causato al paesaggio sarà ancora più pesante. Bisogna inoltre considerare che l’impianto prevede attualmente l’installazione di 2 due antenne paraboliche ed una serie di antenne settoriali, ma da un sopralluogo effettuato in questi giorni abbiamo contato circa 20 supporti per ancorare le antenne. Dimostrazione evidente che oltre all’attuale installazione sono già previsti ulteriori ampliamenti, con ulteriori concentrazioni di onde elettromagnetiche e di antenne.
Quindi, è evidente che il progetto valutato dal Tar sicuramente è rispettoso delle normative, ma dovrà essere attuato dagli enti locali preposti un periodico monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico per verificare le reali potenze degli apparati messi in campo, sia quelli di imminenti installazione, sia per quelli di futura installazione.
LiberaMente Ciminna, continuerà a seguire l’evoluzione della vicenda, in modo particolare focalizzando l’attenzione sia sul rispetto del progetto attuale, sia sulle effettive potenze di trasmissione utilizzate dagli apparati radio, segnalandone all’A.R.P.A. le eventuali disfunzioni rilevate.
Un altro bel regalo per chi abita nel giro di 200 metri.Non basta il mulino.
esiste il CGA , ma ovviamente a qualcuno piace l’idea di buttare un pò di cemento per il basamento della antenna.
Esistono sentenze per impugnare la decisione del TAR , per informazioni rivolgersi al Comune di Mezzoiuso che ha bloccato una realizzanda antenna TIM . Speriamo che Catalandia reagisca presto^^^^^^ ( Per Vito Campanella) stai tranquillo che per il Mulino ,Catalandia ha già avuto finanziato da Lentini (UDC) e Crocetta , Coniglio – Di Giacinto e forse anche Monti la circonvallazione, a tra poco l’appalto. W Ciminna.