Che fine farà la Diretta Web dei Consigli Comunali?
Era scontato! Sapevamo che sarebbe andata a finire così! Perché i fatti confermano che i nostri sospetti erano fondati.
Abbiamo avuto la conferma che il Consiglio Comunale, anzi il gruppo Lavoro e Libertà, non intende andare incontro allo stimolo di cambiamento e di trasparenza voluto dai cittadini ciminnesi che già da mesi avevano manifestato la loro volontà firmando la petizione di LiberaMente Ciminna.
Dopo aver proposto la diretta web dei Consigli Comunali, ci siamo dichiarati sempre disponibili ad apportare il nostro contributo volontario e gratuito per realizzare la messa in onda di tutti i Consigli Comunali fin qui svolti.
La nostra disponibilità oltre all’aspetto tecnico-realizzativo, riguardava anche l’aspetto normativo. Una collaborazione a tutto tondo, che ci avrebbe portato alla formulazione di una bozza di regolamento da proporre al Consiglio Comunale nell’interesse della cittadinanza e della trasparenza amministrativa.
Abbiamo sentito spesso parlare del Comune come un palazzo di vetro, eppure abbiamo assistito ad un voto disinvolto e disinteressato. Ci riferiamo alla velocità con cui sono stati approvati i 13 articoli del“Regolamento per le riprese e la trasmissione audio-video del Consiglio Comunale”.
E cioè, ad una integrale lettura, da parte del Presidente Martino Savoca, di ciascuno dei 13 articoli, susseguiva un voto unanime senza nessuna discussione. Segno evidente della perfezione, almeno secondo i consiglieri, di un regolamento che a nostro parere sembra fatto ad arte per non permettere la reale trasmissione in diretta del Consiglio Comunale.
Era scontato! Ciminna è la patria dei gattopardi “Tutto cambia, per rimanere com’è”.
Ma quanto costerà il servizio di registrazione e trasmissione audio-video sul web alle casse comunali?
Naturalmente in tempi di ristrettezze economiche, noi per primi non volevamo fare gravare sulle casse comunali spese per le attività destinate alla Diretta Web.
Infatti, nel luglio 2012 abbiamo, per primi, proposto alla neo amministrazione comunale la realizzazione delle dirette audio-video dei Consigli, proponendo un nostro servizio del tutto gratuito, grazie alle apparecchiature e alle professionalità in nostro possesso.
Ma adesso ci chiediamo, il regolamento approvato, permetterà all’Ente Comune e a qualsiasi Ente terzo di svolgere il servizio in maniera gratuita senza gravare sulle tasche dei contribuenti?
Noi abbiamo seri dubbi.
Proprio per questo, sottoponiamo alla vostra attenzione alcuni punti del regolamento, che riteniamo opportuno riportare per supportare la nostra tesi:
9. 2. I soggetti interessati dovranno dichiarare la gratuità delle riprese effettuate e comunicare a quest’ultimo i seguenti dati chiaramente evidenziati […]
9. 9. Non è concesso l’utilizzo del contenuto audio-video registrato delle sedute del Consiglio Comunale, successivamente alla celebrazione della seduta, ad enti o soggetti terzi per la pubblicazione e/o utilizzo attraverso siti web o qualunque altro canale e mezzo di diffusione.
9. 10. L’utilizzo dei contenuti di cui al comma precedente può essere concesso solo all’Ente Comune di Ciminna […]
10. 3. L’evento dovrà essere trasmesso solo attraverso il sito web istituzionale dell’Ente.
10.4. Qualora per motivi tecnici dovesse essere autorizzato un redirect (reindirizzamento) su altro sito web. Il soggetto eventualmente autorizzato non potrà in alcun modo associare all’interno della pagina di pubblicazione del materiale, messaggi pubblicitari di alcun genere (es. di carattere politico, religioso, commerciale, etc.)
Il regolamento parla chiaro, tutto deve essere fatto gratuitamente e senza costi aggiuntivi per le casse Comunali.
La cosa che non ci risulta chiara, è come potrà fare il Comune di Ciminna a realizzare il servizio di diretta web a costo zero?
Chi finanzierà i costi fissi e canoni annuali necessari per le riprese e la messa in onda dei Consigli Comunali?
Di certo qualcuno dovrà pagare, e noi qualche idea su come andrà a finire l’abbiamo.
Le spese minime, indispensabili per realizzare il servizio, sono le seguenti:
- Acquisto apparecchiature di ripresa audio e video € 3.500,00;
- Acquisto software per la gestione dello streaming video € 600,00;
- Canone annuo canale streaming video privo di pubblicità € 1000,00;
- Costo del personale (2 unità per ogni consiglio) € 180,00;
Chi ha realizzato il regolamento, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, nel blindare l’esternalizzazione del servizio a terzi, non ha valutato che le stesse regole che si applicavano agli Enti Terzi, dovevano essere applicate anche al Comune di Ciminna, obbligandolo a sopportare costi che con una attenta scrittura del regolamento potevano essere evitati.
Infatti, secondo quanto previsto dal regolamento appena approvato, il Comune di Ciminna o l’Ente terzo autorizzato di volta in volta, non potranno pubblicare lo streaming video su un canale internet privo di pubblicità, obbligando chi dovrà svolgere il servizio alla stipula di un contratto “Professional” con un provider internet.
Sarebbe stato sufficiente, accettare un piccolo banner pubblicitario, per ottenere dallo stesso Provider Internet un servizio identico ma del tutto gratuito, cosa che fino ad oggi LiberaMente Ciminna ha fatto per la trasmissione dei Consigli Comunali.
Inoltre, l’Ente terzo che gratuitamente vorrà svolgere il servizio, non potrà pubblicare il video al di fuori del sito istituzionale del Comune, sopportando tutte le spese necessarie per la messa in onda degli eventi, per non parlare di tutte le peripezie burocratiche che dovrà superare per avere l’autorizzazione da parte del Presidente del Consiglio.
Insomma un lavoro fatto a regola d’arte.
Cari cittadini, LiberaMente Ciminna ha lanciato da subito la Diretta Web dei Consigli Comunali, perché riteneva e ritiene che la trasparenza e la partecipazione dei cittadini è di fondamentale importanza per la vita democratica della nostra comunità.
Abbiamo utilizzato tutte le forme democratiche per raggiungere questo obbiettivo, oggi che il Consiglio Comunale ha modificato il regolamento che permette la realizzazione della Diretta in Streaming dei Consigli Comunali, siamo impossibilitati ad effettuare quanto da noi auspicato, poiché il regolamento adottato, ci impone di utilizzare sistemi che sono esclusivamente a pagamento, i cui costi non sono sostenibili da un’Associazione NO-Profit come la nostra che vive di volontariato e di sacrifici dei propri iscritti.
Vista la nostra impossibilità a proseguire l’attività fin qui svolta gratuitamente dalla nostra Associazione, faremo sentire la nostra voce affinché il Presidente del Consiglio ed il Consiglio tutto, possano ravvedersi su queste restrizioni imposte nel neo-regolamento ed apportare le dovute correzioni.
Nell’attesa che ciò avvenga, vigileremo affinché quanto promesso dal Presidente del Consiglio Martino Savoca, venga mantenuto e cioè che la Diretta Web dei lavori del Consiglio Comunale venga attuata direttamente dal Comune.