Se ognuno di noi fa qualcosa
di Piera Sacco
“ E’ importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi.
Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste.
Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo livello, sono soltanto parole.
E le parole devono essere confermate dai fatti”.
Queste parole sono state pronunciate da chi ha saputo confermare le parole con azioni concrete e incisive. Sono parole del beato Pino Puglisi, proclamato dalla chiesa primo martire di mafia. Anche a noi ora, piccoli e grandi, tocca confermare con i fatti le idee e le convinzioni che abbiamo voluto manifestare con la marcia della legalità di ieri, a partire dai piccoli gesti e azioni quotidiani (perché non ci impegniamo, ad esempio, a non buttare più carta per terra in strada, a non imbrattare i nostri monumenti, a non rompere le panchine, a rispettare gli spazi pubblici? perché non ci impegniamo a non usare un linguaggio spesso arrogante, sprezzante, sporco?), alle azioni più pianificate, organizzate (perché non ci impegniamo per abbattere le barriere architettoniche del nostro paese? perchè non creare luoghi di incontro per scambiarsi idee , progettare forme di sostegno per chi è in difficoltà, realizzare attività ricreative per i ragazzi?), fino alle condotte che ogni ciminnese, e come singolo, che come comunità, può mettere in atto contro le mafie(perché non ci impegniamo a non accettare scorciatoie, a rompere i silenzi, a esercitare consapevolmente e con libertà il diritto al voto, a impedire finanziamenti illeciti mediante attraverso, ad esempio, il rifiuto categorico di uso di droghe, per rispettare la propria vita, innanzittutto, ma anche per impedire alle mafie di arricchirsi mediante attività illegali e criminose?). Potrei continuare, ma l’elenco è molto lungo…
Ieri la partecipazione corale delle nostre istituzioni è stato un segno bellissimo e molto significativo.
Davvero insieme possiamo essere “Capaci…di legalità”, perchè, come diceva ancora don Puglisi:“Se ognuno di noi fa qualcosa, allora, insieme, si può fare molto”.
Trovo l’intervento di Piera in linea con la posizione di tanti altri cittadini che credono ancora nel rispetto dei valori fondamentali della vita. Ritengo che sia giunto il momento di cominciare a rimboccarsi le maniche e condividere percorsi e obbiettivi, ognuno per le proprie capacità e competenze, proprio nello spirito di 3P. Ciminna ha una storia che rende fieri i propri cittadini, ma non possiamo più dormire sugli allori. La politica partitica e le istituzioni in generale, hanno dimostrato di non essere più in grado di guidarci nel futuro, quindi adesso spetta a noi cittadini attivarci altrimenti saremo risucchiati nel vortice di questo sistema.
Sarà perché la maestra Piera è stata la mia maestra ma condivido pienamente quanto sopra scritto. Bisogna cominciare proprio dalla quotidianità dei piccoli gesti e pensare ai nostri beni pubblici, non come qualcosa che non ci appartiene perché di tutti e quindi di nessuno, ma come dei beni prima di tutto nostri da rispettare perché nostri.
L’esempio dello buttare carta in strada l’ho sempre fatto ai più piccoli, chi di noi si sogna di buttare nei propri saloni di casa della carta a terra? Nessuno, e non per paura della mamma o della moglie ma perché tutti teniamo a tenere l’ambiente pulito. Quindi partendo dalla non differenza tra il salone di casa (privato) e la villa comunale (pubblica) possiamo fare molte cose.