Abrogato il regolamento comunale, il nuovo ha incassato gli otto voti degli unici ad essere presenti.
di Agorà Ciminna
Avevamo l’intenzione di non pubblicare nessun articolo sull’argomento consiglio comunale del 18 Settembre 2013. Da tempo, in segno di protesta, avevamo deciso di non scrivere più le cronache dei dibattiti consiliari perché abbiamo fin da subito sposato la causa della diretta web portata avanti dall’Associazione LiberaMente Ciminna. Purtroppo oggi dobbiamo interrompere questo silenzio a causa di un fatto molto grave. Ci dispiace che ancora una volta i cittadini devono venire a conoscenza dei fatti per vie indirette, non avendo potuto seguire la diretta web, ma cercheremo di non entrare in merito alle scelte prese dal consiglio comunale e informavi semplicemente dell’accaduto.
Dopo mesi di attesa, finalmente è stato convocato un consiglio comunale che ha dovuto affrontare diversi punti all’ordine del giorno. Nella prima parte è stata trattata la vicenda Tares con la bocciatura di una proposta che mirava a rateizzare in 3-4 parti la tassa al fine di andare incontro ai cittadini che non riescono più a gestire economicamente le proprie famiglie.
Successivamente sono state trattate tutte le interrogazioni comunali presentati in questi mesi di “vacanza consiliare” dai consiglieri Mannina e Faraci, in parte sono state anche pubblicate in questo spazio. In fine quando si era già fatto tardi il consiglio ha discusso la delicata vicenda del regolamento comunale e il punto riguardante la variazione del numero di componenti della consulta giovanile. Il regolamento comunale approvato nel 2002 all’unanimità dal Consiglio Comunale è stato abrogato con il voto di solo 8 consiglieri di maggioranza presenti al momento della votazione consumando uno strappo alla democrazia. Il consigliere Urso Miano, il consigliere Mannina e il gruppo del consigliere Faraci infatti, dopo aver spiegato le proprie motivazioni, hanno preferito abbandonare l’aula piuttosto che essere partecipe di tale disfatta messa in atto dai consiglieri e dal presidente del consiglio ma architettata da come si è potuto evincere dal Sindaco. Durante il consiglio ha dichiarato la necessità di limitare gli interventi dei consiglieri che negli ultimi mesi hanno abusato del ruolo di rappresentanti e hanno parlato per molto tempo, impiegando egli stesso (come sottolineato dal consigliere Urso Miano ) nel spiegare le motivazioni che lo hanno spinto ad ideare delle nuove regole molto più tempo di quello consentito a partire dal prossimo consiglio in cui sarà applicato il nuovo regolamento. “Una proposta da annullare – dichiara il consigliere Mannina – in quanto non è competenza della giunta occuparsi di materie riguardanti il consiglio comunale[…] per questo motivo dopo avere seguito la discussione abbandonerò l’aula e non parteciperò al voto”. Il consigliere Urso Miano ha invece proposto il rinvio della trattazione del punto in quanto il funzionario che ha stipulato la bozza del regolamento non era presente in consiglio, lo stesso consigliere ha denunciato diversi aspetti del nuovo regolamento che a tratti è addirittura incostituzionale e si è appellata al buon senso dei giovani presenti in consiglio affinché non consegnassero alle future generazioni un regolamento di cui nessuno ha mai sentito l’esigenza di doverlo cambiare ” […]Siamo stati noi giovani – ha detto la Urso Miano – ad affacciarci dal balcone e a parlare alla gente di legalità, trasparenza e partecipazione”. “[…]Il pocellum ciminnese – l’ha battezzato il capogruppo Faraci – questa sera in consiglio comunale stiamo discutendo di una porcata che ci lascia sbigottiti”. “Un regolamento comunale – sono le parole di Mannina – proprio per l’importanza che ricopre dovrebbe essere approvato sempre all’unanimità, come è accaduto per il regolamento oggi in vigore. Non essendo un bisogno urgente abbiamo tutto il tempo per discutere e scontrarci sugli articoli di un nuovo regolamento”. A seguito della discussione la proposta viene quindi messa al voto e approvata con una semplice alza di mano da quei consiglieri che non hanno nemmeno speso una parola per convincere i propri colleghi a non abbandonare l’aula e discutere del nuovo regolamento.
Tutto è avvenuto nel silenzio totale degli otto votanti, è questo il dato che crea scandalo. Il regolamento comunale approvato all’unanimità da 15 consiglieri è stato abrogato nel silenzio e nella solitudine di otto consiglieri di maggioranza forti del fatto di essere solamente una maggioranza politico-numerica.
Il sito Agorà Ciminna rimane sempre a disposizione per ospitare al proprio interno articoli e comunicazioni di tutte le parti politiche, che possono attraverso questo strumento spiegare alla gente le proprie ragioni e informarle sulle azioni che verranno intraprese nei prossimi giorni.