Il Comune di Ciminna resta fuori dal servizio civile: vedete le motivazioni
Il Comune di Ciminna è rimasto fuori dai finanziamenti del servizio civile, che avrebbe dato lavoro per un anno a 12 ragazzi, perché il sovrano non ha firmato il progetto, anzi a firmare è stato una terza persona, ma non il legale rappresentante dell’ente. Se vi collegate al servizio civile Sicilia, andando nella sezione progetti non ammessi, troverete il progetto del Comune di Ciminna, con accanto una nota: firmato da persona diversa dal legale rappresentante. Addio progetto del servizio civile per l’anno 2013-2014. Ecco cos’è questa amministrazione, la vergogna fatta istituzione.
Tagliando la spesa relativa al servizio Civile, si taglia il futuro morale e sociale dei nostri giovani…giovani che in questi anni si sono avvicinati all’esperienza del servizio civile con spirito di collaborazione attiva partecipazione alla vita sociale del nostro Paese, importnando valori e ideale di fratellanza e aiuto anche fuori dai confini italiani. Per molti giovani, ragazze e ragazzi che hanno con entusiamo fatto il servizio civile in questi anni è maturato in maniera forte, profonda e reale il senso civico di uonione, aiuta e collaborazione, cardini fondamentale per gli uomini e le donne di domani. Non si esce dalla crisi che ha prepotentemento violentato il nostro paese tagliando i fondi per il sostentamento di questo tipo di attività che sono le basi dello sviluppo personale e sociale delle nuove generazioni. Auspico che l’amministrazione valuti con serietà e coscienza il dato reale.
Vito Andrea, non si tratta di tagliare la spesa, si tratta di non avere finanziato il servizio civile per il seguente motivo: progetto escluso perché firmato da persona diversa dal legale rappresentante. Il che significa che siamo fuori non per motivi di budget ma per il fatto che ha firmare il progetto non è stato il Sindaco.
Il fatto se confermato, e non riparato, è di enorme gravita. Non importa se a farlo sarebbero stati dei ragazzi selezionati seguendo i metodi canonici, il dato è che comunque mancherà un servizio e mancherà ai ragazzi l’occasione per fare esperienza. Alla fine il singolo caso mette a nudo un modo di agire ormai ben conosciuto di un amministrazione nelle mani degli impiegati comunali. Un amministrazione che non ha motivo politico-amministrativo di esistere, che visto il rendimento dovrebbe pensare sul serio a rinunciare all’indennità per dare una seria risposta ai cittadini e garantire quei servizi che andranno persi. E’ difficile immaginare un fondo sociale con le mensilità di sindaco e assessori che permetterebbe al comune di dare dei servizi utili alla gente bisognosa?
Ciminna, lì 25 settembre 2013
Alleanza Democratica Universitaria
Alla cortese attenzione del Responsabile di Agorà Ciminna
Sig. Francesco Tusa
Lettera aperta a tutti i cittadini ciminnesi
Alleanza Democratica Universitaria comunica ai cittadini ciminnesi che il Comune di Ciminna non è rimasto fuori dal servizio civile (cosa che non è ancora detta, poichè è stato inoltrato dovuto ricorso) perché il progetto come scritto vergognosamente dal Consigliere Salvatore Mannina, queste sono le sue testuali parole:
“… il sovrano non ha firmato il progetto, anzi a firmare il progetto è stata una terza persona, ma non il legale rappresentante dell’ente”
Il progetto non è stato accettato in realtà per un motivo a dir poco assurdo:
perché all’Assessorato alla famiglia, al lavoro e alla formazione risultava ancora come Sindaco di Ciminna il dott. Giuseppe Leone, motivo per cui nella pagina servizio Sicilia sezione progetti non ammessi è stato scritto:
“firmato da persona diversa dal rappresentante legale.”
Quindi, nonostante il Sindaco pro-tempore di Ciminna Vito Catalano ha presentato, sia nella forma quanto nella sostanza, correttamente il progetto a sua firma in qualità di responsabile dell’ente preposto, di fatto esso, per un esclusivo errore commesso dall’Assessorato succitato, è stata valutato come se non fosse stato presentato a firma del rappresentante legale del Comune di Ciminna. E’ assurdo, ma purtroppo inspiegabilmente è successo!
Comunque è già stato presentato tempestivamente ricorso!
Insomma, l’ennesima pubblica figuraccia commessa dal Consigliere Salvatore Mannina, che è talmente accecato nel dovere a tutti i costi screditare sempre e comunque l’operato dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Vito Catalano… che ancora una volta, anche in questa circostanza…, non si è neanche preoccupato, da politico capace, sapiente, saggio e lungimirante quale si propone a tutti noi di essere…, di verificare come stessero in realtà i fatti…!!!
Insomma, secondo noi di Alleanza Democratica Universitaria, la sua ennesima pubblica figuraccia, visto che ancora aspettiamo che il Consigliere Salvatore Mannina e company pubblichino per rispetto dei cittadini ciminnesi tutti…, come da noi pubblicamente chiesto, le leggi che affermano le loro stesse vergognose quante volgari, antidemocratiche e diffamatorie parole e azioni in riferimento all’approvazione del nuovo Regolamento Comunale…
Pertanto, nella speranza di essere stata ancora una volta chiara nel presentare i fatti, Alleanza Democratica Universitaria coglie l’occasione per porgere a tutti voi cari amici e concittadini ciminnesi cordiali saluti.
Il Presidente di Alleanza Democratica Universitaria
Dott. Salvatore Elia Catalano
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Parli di fatti, ma quali fatti, l’unico fatto è il seguente: siamo fuori del servizio civile, tutto il resto è una sterile difesa che non interessa a nessuno. In merito al ricorso, l’hai presentato tu un ricorso al Tar o gerarchico per conto del Comune di Ciminna? Ad oggi il Comune non ha presentato nessun ricorso.
Avremmo preferito che ha dare una seria e convincente risposta sia il Sindaco e non il difensore d’ufficio. Elia, te lo dico come amico: “fai più bella figura a stare zitto” e non arrampicarti sugli specchi.
Ovviamente a tutto c’è una spiegazione e viceversa c’è una spiegazione a tutto
Io rompo mio malgrado il mio silenzio proprio perchè il momento è solenne e mi vedo costretto ad esprimere la mia solidarietà al “pro domo sua” locale, vittima di ignobili attacchi frutto naturalemtne dell’invidia.
Tutti accusano e nessuno lavora, m….ia che bellu.
Ma signori miei cari e carissimi io dico e chiedo: secondo voi può fare tutto questo signore? Chiediamocelo con serietà e moderazione.
Anche se tutti riconosciamo a questo sig…. le giuste doti umane, sociali e culturali per dirigere, può questo signore tirare da solo un carretto cosi pesante, può sostenere in solitudine il fardello dell’agire mentre tutti gli altri stanno a guardarsi l’ombelico? Certamente no , anzi finora ha fatto miracoli.
Adesso analizzo i fatti e spiego con dovizia d’informazioni le ragioni di questa mia solidarietà, che a qualcuno può sembrare frutto di qualche acrobazia politica per posizionarmi nella platea di quelli che “scercanu scecchi mori pi tirarici i ferri”, tranquilli voi che affollate quei luoghi del sociale, il mio è un intervento sentito e anche risentito e soprattutto gratis.
In questo anno e sfusi mesi, il pro domo sua ha fatto una marea di cose: è stato impegnato ad aumentare la Tarsu, il canone dell’acqua, ad introdurre l’Irpef comunale, a rimettere le rotatorie, a dichiarare inagibile le tribune del campo di calcio, a togliere il faro che illuminava Monterotondo e poi tante altre cose tutte dello stesso livello d’impegno e importanza e sempre con lo stesso stile pulito e asciutto. Ah dimenticavo ha anche avuto l’idea di fare un regolamento comunale che molti detrattori hanno definito del sasso in bocca.
Calunnie, solo invidiose calunnie che ovviamente loro, da galanuomini quali sono, non denunceranno mai come tali. Però è ovvio che noi gente di cultura, che ci possiamo fregiare dell’altisonante appellativo di Dottore al termine di ogni nostro clarifico et clarificante intervento, siamo perfettamente consapevoli che le cose non stanno così.
Noi sappiamo che il nuovo regolamento comunale per il funzionamento del consiglio è funzionale ad avvicinare le modalità di funzionamento del consiglio medesimo alla cultura di Don Coco.
Cultura di Don Coco che è molto bistrattata da questi malati di legge e legalità, ma adeguata alle condizioni locali e a noi stessi.
Noi le regole e le leggi le sappiamo fare e non abbiamo bisogno di nessuno che ce le faccia e addirittura poi ce le vuole fare rispettare, tipo parlamento o magistratura etc.
La cultura di Don Coco ci insegna che ” a megghiu parola e chidda ca un si risci”, e il nuovo regolamento è perfettamente allineato a questo, nonche assolutamente coerente al motto tutto locale che recita “non si muove foglia che Don Coco non voglia”.
Conclusione il nuovo regolamento è perfetto.
Del resto gli amici del pro domo sua in consiglio non hanno mai niente da dire, e allora tutta questa libertà che era consentita agli altri a che serviva? Ad ascoltare discorsi inutili e min..ate varie?
Anzi a questi buffoni che si oppongono al pro domo sua è andata pure bene, perchè la prima proposta di modifica del regolamento prevedeva solo la lettura del punto e il voto per alza bandiera senza sentire nessuna minchiata. Nella prima stesura del nuovo regolamento non era previsto nemmeno il presidente del consiglio, del resto a cosa serve non l’ha capito ancora nessuno, soldi al vento. Poi purtroppo, si sa com’è, anche fra i sostenitori di pro domo c’è qualche stronzetto liberale e quindi abbiamo dovuto trovare un compromesso.
Per continuare a parlare di cose fatte dal locale “vate” ( da non confondere con water), non possiamo non menzionare (da mingere) l’immane fatica sostenuta in questi mesi dal nostro reggente, che ha dovuto mantenere (da ungere) tutte le promesse fatte in campagna elettorale.
Per carità, ovviamente tutte promesse mantenute a spese della plebe osannante. Ma chi di noi oserebbe alzare il dito accusatore, o lamentarsi e contestare le scelte di questo benefattore “ca sacchetta ri l’autri”?. Nessuno. Quindi muti tutti ca travagghiu si nna fattu.
Cmq. caro Mannina (detto fra noi) c’haiu piasciri ca un po parrari cchiu.
Ora mi firmo anch’io “Dottore”. D’altronde visto che lo posso fare perchè non farlo. Un bel colpo di Dottore come firma certamente rendera più significative le minchiate che ho appena scritto.
Per cui scusate ma sono costretto per la prima volta in vita mia a firmarmi anch’io.
Dottor Totò Fina.
Questa mattina, nel giornale di sicilia, il Sindaco, finalmente si è deciso ad intervenire con una propria nota, nel tentativo di chiarire la questione del servizio civile e dei cantieri di servizio. Lui scrive che ha chiarito tutto con la regione siciliana in merito al servizio civile, ma di fatti non sappiamo se ha provveduto a fare un ricorso gerarchico oppure un ricorso al tar, questo prevede l’amministrazione regionale, in merito ad eventuali riammissioni. Quindi se il chiarimento significa, avere fatto una telefonata tra conoscenti e una procedura che non ci porterà a nessun risultato; se invece si è presentato ricorso spero che ci consegni la dovuta copia.