Lettera aperta del Presidente del Ciminna Calcio
Associazione Calcistica Dilettantistica
CIMINNA
oggetto: lettera aperta
In riferimento alle squalifiche e multa comminate alla societa’ calcio ciminna, preme chiarire quanto appresso:
In data 12 gennaio 2014 la squadra, partecipante al campionato di i^ categoria girone b, era impegnata nella trasferta di villafranca sicula (ag) contro il real unione. Arrivati sul posto, con 2 ore di viaggio sulle spalle e con solo 14 giocatori e 3 dirigenti, dopo le pratiche di rito si iniziava la partita. Il primo tempo filava liscio, si giocava la partita a viso aperto. L’arbitro “scicolone”, della sezione di Caltanissetta, dirigeva la gara senza nessuna preoccupazione. Al 60° circa, il Ciminna passava in vantaggio e in pratica finiva li’ la partita. Iniziava un continuo protestare da parte dei giocatori del real unione (nulla da dire contro i dirigenti) contro l’arbitro, che estraeva il cartellino rosso contro uno di essi. Apriti cielo!!!, insulti irripetibili, contro l’arbitro, la sua famiglia, la federazione calcio e la federazione arbitri, culminati con l’ingresso in campo del secondo portiere del real unione che lo spingeva con forza, facendolo cadere per terra. In tutto questo lo “scicolone” il nulla, come se niente fosse successo, non prendeva nessun provvedimento. Entrava in campo l’allenatore della squadra avversaria come giocatore (complimenti veramente) e questi continua imperterrito, e sotto lo sguardo esterefatto dei dirigenti del Ciminna ad insultare in modo cosi’ evidente, con parole oscene e offensive l’arbitro, che era imposibile non vedere e\o sentire. Morale della favola, alla fine dei 90 minuti, l’arbitro concede 6 minuti di recupero (solo 4 sostituzioni e una espulsione), che si dilungano per altri 2 minuti, dove, lo “scicolone” concede il rigore (e’ almeno la terza volta che viene concesso un rigore al real unione nei minuti di recupero durante l’arco del campionato) al real unione per un fallo di mano in area di un nostro giocatore, che viene pure espulso. Il mani c’e’ stato, ma le mani erano quelle del giocatore-allenatore della squadra avversaria (complimenti ancora), ma l’arbitro, intimorito, senza carattere e impaurito, altro non poteva fare che inventarsi la farsa scritta in precedenza. Si batte il calcio di rigore ed ovviamente goal. I tifosi, dirigenti e gli stessi giocatori del real unione nemmeno esultano. Fischio finale della gara e, ovviamente, i dirigenti del Ciminna si avvicinavano allo scandaloso arbitro “scicolone” per sapere se la partita fosse stata disputata pro-forme, dato quanto accaduto, ma, l’indegno arbitro riferiva che non era successo nulla e che il risultato era quello conseguito in campo. Da qui il nervosismo dei dirigenti e calciatori del Ciminna con vibranti proteste all’indirizzo dello stesso, calmate, come possibile, dal capitano e dall’allenatore del Ciminna. Questi i fatti nudi e crudi.
Morale della favola: 2 dirigenti e l’allenatore del Ciminna squalificati per 2 mesi, l’assistente dell’arbitro del Ciminna squalificato per 2 anni, 250 euro di multa alla societa’ Ciminna. Per il Real Unione, il nulla. l’arbitro bugiardo scrive di sostenitori del Ciminna che si scontrano con quelli del real unione, non e’ vero in quanto non vi era nessun tifoso o sostenitore al seguito della squadra, solo 14 giocatori e 3 dirigenti. Scrive di essere stato colpito con la bandierina dall’assistente arbitrale del Ciminna e non e’ vero, l’ha spintonato da dietro, inveendo contro di lui, ma non l’ha colpito con nulla. Scrive che i 2 dirigenti lo aggredivano verbalmente con frasi ingiuriose, e’ vero, ma non con frasi ingiuriose, ma vorrei vedere chi sarebbe rimasto calmo e sereno dopo essere stato trattato in quella maniera. Scrive che gli e’ stata buttata della terra addosso, bugiardo, non e’ vero, in quel parapiglia e concitazione, con tutte quelle persone e in mezzo al campo non era sicuramente possibile vedere e sapere chi fosse stato e se era veramente terra.
La societa’ calcio Ciminna non proporra’ ricorso contro le decisioni del giudice sportivo, in quanto, essendo gli atti arbitrali di massima considerazione in sede di giudizio, non si vuole nessuna elemosina da parte di nessuno, e’ solo questo che succederebbe in caso di ricorso, una cinquantina di euro in meno e un paio di settimane di sconto squalifiche, questo non interessa a questa gloriosa societa’ che da almeno 2 anni non prendeva squalifiche cosi’ alte, nonostante i tanti torti subiti. Questo dovrebbe fare riflettere sulla mala fede e incapacita’ dell’arbitro “scicolone” della sezione di Caltanissetta.
Questa sanissima societa’ calcistica, che mi onoro di rappresentare, finira’ il campionato a cui si e’ iscritta, a qualsiasi costo, ma e’ sicuro che il prossimo anno (calcistico) lascera’ il posto libero a chi ancora non si e’ stancato di essere denigrato, trattato male, non tutelato e dall’incompetenza dai vari organi che compongono il calcio dilettantistico in genere.
Il Presidente A.C.D. Ciminna
Salvatore Rao
Il calcio italiano non è credibile perché è finto come il wrestling.