L’amministrazione che va avanti a tentativi ed errori.
Succede oramai spesso che l’amministrazione dopo avere cestinato le proposte della minoranza e dell’opposizione decide di ritornare dopo un poco sui suoi passi per proporre di approvare quanto suggerito dall’opposizione, proponendola magari come una idea ex novo. Questo è successo già altre volte, è successo anche ieri sera in consiglio comunale in cui l’esecutivo si è ripresentato solo dopo qualche mese dall’approvazione della tariffa mensa scolastica 2013/2014 per proporci una sola tariffa ed un unico costo € 1,30. Ma perchè l’amministrazione è ritornata suoi suoi passi? Semplice perchè i genitori della scuola materna hanno letteralmente “mangiato” la faccia al Sindaco ed al suo assessore alla pubblica amministrazione, che con il suo fare non fa altro che metterlo nell’imbarazzo di fare sempre spallucce. E qual’è stato il fare dell’assessore nella proposizione della tariffa 2013/2014: emendare la proposta con l’individuazione di due tariffe, una per gli alunni delle materne e una per gli alunni della scuola elementare. Questo è quanto era stato deliberato nella seduta consiliare el 21/11/2013. Ieri sera il passo indietro. L’amministrazione propone, cosi per come suggerito nella seduta di consiglio del 21/11/2013 dall’opposizione, di deliberare un’unica tariffa al costo equo per tutti. Alla proposta deliberativa il consigliere Mannina propone un emendamento che ribassa ancora la tariffa della mensa ad € 1,00. Ma i consiglieri di maggioranza l’hanno definita una proposta strampalata e priva di fondamento, tanto come sostengono loro: che cosa sono € 0,30 centesimi in più o in meno? E aggiungo io: che cosa è un euro per comprare il pane, eppure nei panifici del paese è ritornato ad esserci il quaderno in cui i panificatori appuntano i tanti euro che molti ciminnesi non riescono a pagare, giornalmente, per l’acquisto di due filoncini. Ma come ho ricordato ieri sera a qualche consigliere di maggioranza, che anzichè di stare chiusa nel palazzo a discutere del nulla, farebbe bene a stare in mezzo alla gente per comprendere, magari, il disaggio che oggi la cittadinanza vive e poi magari adempiere al suo mandato di consigliere comunale, sostenedo semplicemente i bisogni dei cittadini. Comunque sia credo proprio che parlare allor signori consiglieri, in aula di consiglio, tentando di persuaderli, davanti al loro rè, sia una cosa difficile da perseguire. Poi magari si sparlano tutti e oramai succede che in giunta non si dialoga più. I consiglieri di maggioranza sono tenuti allo scuro di tutto quanto e tutti si lamentano. Il presidente viene accusato da qualche assessore di sostenere solo le sue amiche associazioni. Insomma una amministrazione già logorata al suo interno e pronta ad implodere (ma non succederà). Ma quando tutti loro sono davanti al capo, ogni uno assume il classico atteggiamento di corteggianeria affinche su di esso/a il capo non possa posare lo sguardo indignato. Alla fine, e vedrete, registreremo spesso che ad ogni decisione presa ieri, l’esecutivo ritornera sui suoi passi per aggiustare il tiro. Questo è gia successo per le tasse, per la tariffa mensa, per la rateizzazione delle bollette. Succederà ancora e ne vedremo il proseguo.