Patto di Ventimiglia: 54 sindaci creano l’Area Vasta della Sicilia Occidentale

di Agorà Ciminna

news_img1_64255_FOTO_PDVIeri 6 Agosto è stato siglata il patto che da vita all’Area Vasta della Sicilia Occidentale, ad aderire sono 54 Comuni:Palermo, Ventimiglia di Sicilia, Alia, Altavilla Milicia, Altofonte, Bagheria, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Bolognetta, Borgetto, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Camporeale, Capaci, Carini, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Cinisi, Contessa Entellina, Corleone, Ficarazzi, Giardinello, Giuliana, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Montelepre, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Sciara, Termini Imerese, Terrasini, Torretta, Trabia, Valledolmo, Vicari, Villabate, Villafrati.

Conosciuto come “Patto di Ventimiglia” dal nome del comune che ha ospitato la sigla, proprio il primo cittadino di Ventimiglia di Sicilia ha aperto l’Assemblea dei sindaci dichiarando: “Oggi diamo vita all’Area Vasta per l’intuizione, la determinazione e il coraggio dei sindaci, ma anche, diciamo la verità, per il bisogno che abbiamo tutti di stare insieme”. Dopo la “frettolosa eliminazione delle province,  – ha continuato – stiamo creando una rete dei territori che sono una esaltazione delle loro specificità”, sottolineando che l’Area Vasta “non è l’ennesimo carrozzone, perché non avrà strutture e non avrà costi”.

Il “Patto di Ventimiglia” si prefigge di aprire un tavolo inter-Istituzionale, con il compito di a coordinare azioni amministrative, interventi per i collegamenti stradali, la valorizzazione delle risorse naturali e dei prodotti locali di eccellenza, nonché la loro commercializzazione.

Decisi quindi a fare “massa” i Sindaci si sono riuniti sotto questo grande patto per affrontare le esigenze delle amministrazioni che dopo lo scioglimento delle provincie si sono visti abbandonati, oggi con questa unione si crea un dialogo che darebbe forza alle azioni che singolarmente non posso andare in porto.

Leoluca Orlando Sindaco di Palermo è intervenuto dicendo: “Siamo stanchi di fare i contabili senza soldi quando nei territori ci sono ricchezze, risorse, che possono essere messe insieme per dare sviluppo”. “Abbiamo tutti gli stessi problemi  e tutti noi abbiamo lo stesso partito. Il mio partito è Palermo, quello del sindaco di Bagheria è Bagheria, quello del sindaco di Corleone è Corleone”. “Mentre si attende che qualcuno faccia le riforme  noi ci comportiamo come se le riforme ci fossero già e ci mettiamo insieme per fare massa critica per risolvere i problemi dei nostro territori senza campanilismi”.

L’assemblea sarà formata da due rappresentanti per comune che formeranno questo tavolo di lavoro per stilare le azioni da intraprendere.

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