La vita si affronta col sorriso! Uniti con Charlie Hebdo
C’è chi nel mondo lotta per la libertà, chi per ottenere quei diritti fondamentali da sempre negati, chi per principi cardine ed universali a tutto il genere umano…e poi c’è chi invece al giorno d’oggi lotta scorrettamente, uccide e diffonde terrore, spinto da un ideale sbagliato, coperto troppo spesso dalla custodia di una fede che negli ultimi anni tutto proclama ma nulla di buono, nulla di civile, nulla di razionale per un essere umano.
Per l’ennesima volta tutto il mondo è stato costretto ad assistere a cosa può portare un mix di follia e odio verso il genere umano stesso. Le dodici vittime dell’attentato di Parigi ai danni della sede del giornale satirico “Charlie Hebdo” squarciano il silenzio come dodici rintocchi di campana squarciano la quiete di una cittadina a mezzanotte. I loro corpi sfigurati barbaramente da scariche di Kalashnikov sono il grido innocente di chi ha provato a vivere con un sorriso sul volto e ha provato a trasmetterlo, fino a sentirne il retrogusto più amaro dell’ironia stessa.
Cosa sarebbe il mondo senza risate, senza satira, senza allegria?
Un bambino risponderebbe senza esitare “un posto triste”, e non avrebbe torto. Un posto triste è quello dove abbiamo realizzato di vivere tutti noi a fronte di avvenimenti simili, è il ritratto dell’uomo che ha dimenticato il gusto di una sana risata, la semplicità con la quale bisognerebbe approcciarsi a questa vita e che essa stessa va tutelata. In tanti hanno proclamato alla morte della libertà di pensiero o di stampa, ma forse in questa tragica vicenda sono le uniche due cose che ne sono uscite ancora più vive, ancora più rafforzate. Tutto il mondo giornalistico e non si è stretto in questi giorni in un grande abbraccio solidale nei confronti della testata francese, e anche per questo noi di Agorà Ciminna continueremo, insieme alle migliaia di redazioni di tutto il mondo, a pubblicare, scrivere, commentare e ironizzare su ciò che ci passerà per la testa. Perché è l’unico modo che abbiamo per non uccidere due volte quei dodici fratelli, l’unico modo per dire che alla vita bisogna sorridere e non più piangere.
Anche da parte di Agorà Ciminna #jesuischarlie.
je suis charlie