C’è un grande vuoto a Ciminna
di Vito Andrea Bovi
C’è un grande vuoto a Ciminna, che si percepisce e si sente. All’inizio è una sensazione non riferibile ad alcunché di concreto, poi via via riflettendo quella percezione prende forma e sostanza.
Viviamo in un paese rattoppato, in cui le buche si accumulano senza che nessuno si occupi come dovrebbe essere.
Vengono tagliati giorno dopo giorno servizi sociali: l’assistenza domiciliare agli anziani soli è ai minimi storici; gita, attività lavorative e ricreative degli anziani da anni sono solo un ricordo.
Stendiamo un velo pietoso sulle iniziative culturali, sportive e ricreative dell’estate ciminnese, perché, con rispetto parlando, anche i paesi limitrofi riescono a far meglio di noi.
La condizione del traffico è quella che è: ormai anche i migliori si sono abituati alle prepotenze e agli arbitri quotidiani, e si adeguano all’andazzo generale.
Di fronte a tutto questo, non ricordiamo negli ultimi anni una sola iniziativa che sia una dei partiti su questi temi.
E’ come se non esistessero.
Non c’è stato un solo partito che, fuori dal consiglio comunale e fuori della campagna elettorale, abbia promosso una sola iniziativa pubblica, un dibattito, un confronto, una assemblea cittadina su questi argomenti.
C’è il silenzio totale, il vuoto rassegnato e l’assenza ingiustificata e inspiegabile della politica, dei partiti di fronte al degrado progressivo, ai disservizi, all’inconcludenza.
La politica è rinchiusa dentro le manovre e le manovrine di Palazzo, si accende solo per il cambio di casacca di qualche consigliere, viene fuori solo per le campagne elettorali, distribuisce promesse ed altro, e poi si ritira nei suoi comodi alloggiamenti.
Ma come avviene in natura avvertiamo che questo vuoto tende ad essere colmato.
Di fronte a questo quadro che non induce certo all’ottimismo c’è però, sotterraneo e silente un movimento che scava come una talpa: sono le persone comuni, singoli cittadini, gruppi di amici, colleghi di lavoro, studenti che si interrogano, gente normale che non ha mai fatto né mai vorrà fare “politica”, che parlano, discutono, si appassionano, che riescono ancora ad indignarsi e cercano di fare qualcosa: insomma c’è una parte sia pure minoritaria dei ciminnesi che non si rassegna allo sfascio e al silenzio, e che di fronte alle inefficienze, ai soprusi, e all’arbitrio di chi, pensando di essere intoccabile, continua a fare i comodi propri, pensa che “ci sarà pure un giudice a Berlino”, come il famoso mugnaio che fece causa al Kaiser.
Riflettano i partiti, soprattutto quelli che del rapporto minuto e quotidiano intessuto sulle necessità della gente e sulle grandi idealità hanno costruito la propria storia e la propria ragione d’esistere.
Caro cugino,purtroppo hai descritto benissimo la situaziobe drlla nostra amata Ciminna. Fiero di essere con alcuni amici tra i pochi cittadini attivi di questa Ciminna.
Cuginaccio la gente ha creduto che il nostro progetto era un bluff ed oggi si mangiano le mani per aver scelto quello che si vede in giro…. contenti loro.
Anche tu , come tanti altri prima ,ti sei limitato a descrivere la crisi politica ,sociale ,economica del paese e lo stato di abbandono e la carenza di iniziative della classe politica .Hai perfettamente ragione ma in un cotesto dove non ci sono partiti politici organizzati che ispirati dalla propria ideologia danno la possibilità ai propri aderenti di riunirsi,incontrarsi,discutere,progettare,deliberare realizzare (crisi del sistema politico in Italia ).I politici locali sono individui legati non ai partiti
ma alla persona dell’onorevole o dell’alto funzionario per cui è soltanto un raccoglitore di voti e non esprime nessuna ideologia e non è portatore di progetti .
Giovani,per mio consiglio dico ,non lamentatevi più.
Il futuro è nelle vostre mani !!! , Ragazzi e ragazze riunitevi, “Organizzatevi ” progettate, datevi degli obiettivi ,solo voi potete dare una svolta alla politica paesana
Stamattina mi hanno criticato dicendomi che questo articolo è un attacco sul piano politico, assolutamente falso. L’artiolo in questione descrive lo stato in cui versa Ciminna e intendo sul piano culturale e morale. Non sta a me risolvere i problemi, non ne ne il potere ne l’ambizione di farlo ma posso solamente suggerire una qualsivoglia soluzione sempre che ci si qualcuno disposto ad ascoltare e di coseguenza prndere iniziative. Questo mio amico mi criticava il fatto del traffico ma per educare un popolo ci vogiiono anni per non dire secoli, poi sta ad ognuno di noi essere civile.
Caro Vincenzo cosa dovrei fare? non ho poteri magici per cambiare le cose e noi comuni contribuenti dello sfascio totale in cui viviamo non abbiamo voce contro questo andazzo che allontana sempre di più dalla politica. Purtroppo,e lo dico senza pregiudizi, Ciminna sta vivendo in uno stato di stallo senza che nessuno di chi ha il potere di amministare la cosa pubblica si prende il disturbo di consultarci o meglio chiedere una opinione. In campagna elettorale si dicono tante belle parole e si fanno promesse a più non posso solo per recimolare qui voti da persone disperate e dopo, una volta dentro il potere, essere abbandonati a se stessi. Mi sfugge il nome di chi ha detto che una volta eletti dovnano costituire una consulta giovanile, tu l’hai vista? ne hai notizie? Lo si sa che in questi contesti di dicono tante di quelle cose che chi li dice non ci crede nemmeno. Conludo dicendo che il confronto è democrazia ma se qual’ora mancasse allora lo si piò chiaramente dire che siamo in dittatura (vedi la politica nazionale) e il potere è e sarà amministrato sempre dai soliti volti noti senza nessuna possibilità di scelta. Detto questo, e senza nulla di personale, bisogna avere il coraggio di cambiare… solo così si può dare un futuro alla nostra società e ai nostri giovani, che sempre di più lasciano la nostra comunità in cerca di fortuna.