La salute pubblica e la difesa del territorio prima di tutto.
COMUNICATO DEL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA
DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE
A seguito delle determinazioni adottate dall’Amministrazione Comunale con delibera n.75 del 20/08/2015 della G.M. e n.36 del 28/10/2015 del Cons.Comunale, avente ad oggetto: dichiarazione di pubblico interesse dell’iniziativa in project financing ai sensi dell’art 153 comma 19 del D.Lgs 163/2006 inerente la “progettazione,realizzazione e gestione di un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani ricadente nel piano a.s.i del territorio del Comune di Ciminna”,
il Gruppo Consiliare
ha sentito il dovere e la responsabilità di approfondire in sede allargata, coinvolgendo sostenitori e simpatizzanti, le tematiche inerenti l’opera che si vuole realizzare.
Nella piena consapevolezza che l’iniziativa in argomento investe gli interessi della cittadinanza sotto diversi aspetti, quali la salute pubblica, l’impatto ambientale, i danni economici per tutti i terreni ricadenti nella zona, consistenti nella perdita di valore e di produzione, con ricadute occupazionali non indifferenti, considerato la qualità dei terreni interessati, il gruppo, confortato dalla massiccia partecipazione e supportato dall’unanimità dei pareri, ha deciso di costituire un Comitato promotore per una campagna diretta a sensibilizzare i cittadini ciminnesi e quelli dei paesi limitrofi interessati, al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie per una completa valutazione della bontà e qualità dell’iniziativa proposta dall’Amministrazione Comunale.
Al riguardo è di particolare importanza rilevare che un argomento di così grande impatto è stato reso noto dall’Amministrazione Comunale solo al momento dell’adozione degli atti, aspetto questo maggiormente significativo se si tiene conto che la società interessata alla realizzazione del progetto propone al mercato tale tecnologia dal 2002, senza mai riuscire ad avviarla in nessun paese dell’Europa, sollevando nelle situazioni proposte ad altri comuni solamente dissensi e veloci retromarcia con successivi abbandono dei progetti.
Alla luce di quanto appena rilevato, si ritiene doveroso che la decisione sulla realizzazione del progetto venga adottata direttamente dal popolo sovrano, previa acquisizione di ogni informazione necessaria a conforto dell’eventuale approvazione.
A tal fine, considerata l’enorme importanza che riveste l’argomento, è stato deciso di procedere nel seguente modo:
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comizio fissato in data 29 Novembre 2015;
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richiesta per la l’istituzione di una commissione speciale, formata da tecnici super partes e cittadini sensibili al problema;
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raccolta di firme per la svolgimento di un referendum popolare.
Ancora una volta ci spiace rilevare, constatare e ricordare al Sindaco che Ella rappresenta per legge la massima e unica autorità comunale a tutela della salute cittadina, per cui al di là di ogni altro interesse ……., il primo obiettivo di cui debba tenere conto è quello di adoperarsi a garantire a tutti i cittadini la migliore qualità di vita possibile.
Nella speranza che il sindaco riesca a comprendere che l’azione proposta dal nascituro Comitato vuole essere supporto e conforto alla sua iniziativa – nata frettolosamente senza i necessari approfondimenti e peggio ancora senza il coinvolgimento di tutti i ciminnesi – atteso che, qualora le nostre perplessità dovessero avere un valido fondamento, si creerebbe un processo irreversibile con la distruzione del nostro amato e pregiato territorio con conseguenti, gravi e dannose, ricadute sulla salute pubblica.
Si invitano tutti i cittadini a non sottovalutare le problematiche che possano derivare dalla realizzazione del progetto e, liberandosi da ogni vincolo di appartenenza, essere parte attiva in tutte le decisioni che si dovranno adottare.
Ciminna, 14 novembre 2015
Per chi fosse sfuggito il nostro articolo del 25 ottobre 2015, vi alleghiamo il link del nostro sito. Buona lettura.
http://www.liberamenteciminna.it/lmc/gli-israeliani-colonizzano-ciminna/
Non posso essere pienamente d’accordo con i promotori di questa importante iniziativa.
Quando lessi la delibera consiliare che fu approvata dal gruppo di maggioranza mi sono sentito male, soprattutto per l’insensibilità e il mancato attaccamento al proprio territorio.
Purtroppo le scelte politiche scellerate esistono, le scelte di autodistruzione pure, ma non avrei mai immaginato una cosa simile …una vera vergogna…
Decretare così in maniera assoluta e arbitraria il destino di una fetta di territorio con potenzialità di vero sviluppo economico senza un parere dei cittadini e un vero attacco alla Democrazia….Certo come si dice “a munnizza e oro”, ma non per tutti!!!!
Apprendo con grande soddisfazione che il gruppo consiliare Democrazia e Partecipazione porti avanti l’idea espressa dalla sottoscritta in Consiglio Comunale ed avente ad oggetto la necessità di indire una assemblea cittadina per informare la cittadinanza in merito al progetto Arrow Bio. Questa è la conferma che ciò che viene detto in Consiglio scuote le coscienze, stimola la partecipazione attiva della cittadinanza e dimostra che il dibattito consiliare può e deve essere costruttivo. Il silenzio di contro genererebbe soltanto derive autoritarie e mortificazione della democrazia e dei diritti dei Ciminnesi.
DIFENDERE IL PROPRIO TERRITORIO E UN DIRITTO E UN DOVERE DI OGNI SINGOLO CITTADINO.
POSSO CONDIVIDERE LE SCELTE POLITICHE FINO A UN CERTO PUNTO MA QUANDO QUESTE VARCANO OGNI SENSO DI DEMOCRAZIA , QUESTI ATTEGGIAMENTI VANNO AFFRONTATE NELLE SEDI OPPORTUNE.
NON MOLLIAMO NON PERMETTIAMO CHE IL NOSTRO TERRITORIO LA NOSTRA BELLA PIANA DI VICARI NON DIVENTI UNA VERA E PROPRIA BOMBA ECOLOGICA DOVE I NOSTRI TERRENI VERRANNO AVVELENATI E CON CONSEGUENTE PERDITA DI VALORE. GIÀ’ NE E LA PROVA EVIDENTE DI ALCUNE AUTORIZZAZIONI RILASCIATE DALLE PASSATE AMMINISTRAZIONI E DAI CAPI AREA PARLO DI ALCUNI INSEDIAMENTI CHIAMATE PORCILAIE CHE INQUINANO SISTEMATICAMENTE I CORSI D’ACQUA CON CONSEGUENTE INQUINAMENTO DELL’ARIA E DOVE IL SINDACO DOVREBBE VIGILARE E INTERVENIRE, COLGO L’OCCASIONE
DI INVITARE QUALCHE AMMINISTRATORE SOPRATTUTTO NELLE ORE MATTUTINE DI FARSI UN GIRETTO IN CONTRADA PORRAZZI O DI ANDAR A PRENDERE UN CAFFÈ MAGARI ALL’ODOR DI MERDA ALLA ESSO PER RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE SUCCEDE CON DEI PICCOLI INSEDIAMENTI…FIGURIAMOCI CON QUESTA GRANDE PORCATA CHE L’AMMINISTRAZIONE ATTUALE A DATO IL PROPRIO CONSENSO.
Alleanza Democratica Universitaria
E’ bene precisare prima di tutto che la tecnologia Arrowbio non è:
1. ne una discarica;
2. ne un termovalorizzatore.
La tecnologia Arrowbio è semplicemente un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani.
Adesso spieghiamo di che si tratta?
Nota bene: quanto adesso pubblicato è preso da internet, quindi chiunque di voi lo può verificare. Anzi invito tutti a vedere anche il video sulla tecnologia Arrowbio così vi renderete personalmente conto delle bugie che vengono raccontare ad arte.
La tecnologia ArrowBio è un brevetto registrato per il trattamento dei rifiuti solidi urbani. Esistono altri sistemi similari che affronterò prossimamente (ad esempio il sistema THOR realizzato dal nostro CNR in Sicilia).
Primo aspetto positivo, soprattutto in un paese pigro come il nostro, è che il processo ArrowBio tratta rifiuti indifferenziati.
Questo procedimento consente, ad ogni modo, di recuperare gran parte dei materiali riciclabili come i metalli ferrosi e non ferrosi, la plastica (HDPE, PET e pellicola) e il vetro. Permette inoltre di produrre fertilizzanti e Biogas che è una fonte di energia alternativa pulita, utilizzabile per il trasporto o per la produzione di energia elettrica o termica.
Mentre, per il trattamento dei rifiuti, le discariche utilizzano la terra e i termovalorizzatori (o inceneritori) il fuoco, il concetto assolutamente innovativo del processo ArrowBio, è che utilizza l’acqua.
Ci si è posti il quesito: i rifiuti solidi urbani contengono, per loro natura, una grande quantità d’acqua, cosa ne facciamo? Utilizziamola per trattare e separare i rifiuti stessi! Non a caso il primo impianto ArrowBio è stato costruito a Tel Aviv, dove l’acqua è molto preziosa e gli israeliani sanno come ottimizzarne l’uso.
Quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’acqua? Una delle sue più note proprietà è che permette di separare facilmente gli elementi leggeri (che galleggiano) da quelli pesanti (che vanno a fondo).
Tenere i rifiuti in acqua consente di ridurre sensibilmente, o tenere sotto controllo, l’emissione di polveri nocive e i cattivi odori.
Grazie alla separazione in acqua, la produzione di compost pulito (cioè con meno contaminanti) avviene molto più facilmente e l’acqua è l’elemento base per la produzione di Biogas di ottima qualità (con elevato contenuto di metano) mediante digestione anaerobica (cioè con batteri che operano in assenza di ossigeno).
Inoltre, visto che i rifiuti hanno un alto contenuto di umidità, quando si è a regime, il sistema non ha più bisogno di prelevare acqua dall’esterno.
Il Processo
Proviamo a descrivere, in linea di massima, come si sviluppa il procedimento. C’è una prima fase di preparazione e separazione idromeccanica dei rifiuti.
Il contenuto dei camion viene scaricato in una grande vasca piena d’acqua. Per gravità avviene la prima grande separazione: i materiali inorganici (metalli, vetro e altri inerti) hanno generalmente un peso specifico maggiore dell’acqua e pertanto vanno a fondo.
Le plastiche e i materiali organici biodegradabili, invece, tendono a galleggiare o a rimanere in sospensione.
I materiali inorganici, pertanto, vengono inviati ad una linea del processo che si occupa dell’ulteriore separazione in materiali ferrosi (quelli che si attaccano ad una calamita), metalli non ferrosi (quelli che vengono separati tramite correnti indotte) e vetro.
Le plastiche e i materiali organici biodegradabili vengono a loro volta separati, alcuni per dimensioni, altri manualmente e, quelli molto leggeri come le buste di plastica, mediante separatori ad aria.
Tutto il rimanente è composto quasi esclusivamente da materiale organico biodegradabile, pertanto viene triturato, frantumato idraulicamente e filtrato.
La terriccio che ne risulta viene immerso nuovamente in acqua per separare ancora una volta le componenti metalliche e vetrose rimanenti (pesanti) da quelle biologiche (leggere).
La soluzione organica acquosa ottenuta (minestrone biologico) viene così inviata a due successivi contenitori che, tramite processi naturali di fermentazione anaerobica (acetogenico e metanogenico) a temperatura ambiente, digeriscono la brodaglia producendo biogas e fango biologico.
Il biogas è utilizzato per la produzione di energia elettrica e calore, mentre il fango biologico viene disidratato e venduto come concime.
I residui di tutto questo processo ammontano a circa il 20% (dipende dal tipo di rifiuti introdotti), che possono essere inviati a discarica o inceneritore (ma sono inerti e quindi non pericolosi) o ancora verso impianti specializzati, per una ulteriore separazione (ce n’è uno molto buono in Veneto).
Insomma come disse Antoine Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.
Attualmente è già operante (da 5 anni) l’impianto di Tel Aviv (Israele) da 40.000 t/anno, mentre sono in fase di completamento quelli di Falkirk (Scozia) da 70.000 t, Pachuca (Messico) da 180.000 t e Sidney (Australia) da 90.000 t.
Nota benissimo:
I vantaggi
E’ lecito affermare che i vantaggi di questo processo sono innumerevoli.
1) Malgrado non sia necessario differenziare a monte, questo metodo consente di recuperare l’80-90% dei materiali riciclabili (95% dei metalli ferrosi, 85% dei metalli non ferrosi, 85% della plastica, il 90% del vetro).
2) Produce Biogas, essenzialmente metano, utile per ottenere energia elettrica (per alimentare lo stesso impianto, ad esempio) o come carburante pulito per il trasporto pubblico al posto dei carburanti fossili altamente inquinanti.
3) Non produce cattivi odori, né microparticelle, né diossina, né alcun tipo di elemento inquinante per l’aria, l’acqua e il suolo.
4) La percentuale di residuo è bassa (< 20%) e ulteriormente riducibile, e comunque è inerte.
Naturalmente ci sono molti altri vantaggi tecnici (come la qualità e la stabilità del metano e del compost prodotti dalla fermentazione anaerobica rispetto a quella aerobica, etc.), ma tediare il lettore non è lo scopo (principale) di questo articolo.
Passiamo ai costi
I costi rispetto ad altri metodi sono senz’altro inferiori (solo il deposito in discarica è più economico… ma è inutile sottolinearne il differente rapporto costo/efficacia). Del resto, se scozzesi ed ebrei sono stati i primi ad utilizzare questo metodo… ci sarà un motivo!
Un grafico che mette a confronto la tecnologia ArrowBio rispetto alle altre utilizzate per il trattamento dei rifiuti solidi urbani.
Da questo grafico si può notare come il processo ArrowBio si inserisce tra gli altri metodi di trattamento dei rifiuti solidi urbani. E’ senz’altro il metodo che produce di più e inquina di meno, con costi medi sufficientemente bassi.
Per quantificare i costi ho dato uno sguardo all’analisi effettuata dall’Agenzia per l’Ambiente della Gran Bretagna, che per i suoi conti si è basata sull’impianto di Tel Aviv.
Per un impianto di tipo ArrowBio da 75.000 t/anno (circa 10 volte l’esigenza della città di Ariano o pari a circa la metà dell’esigenza dell’intera provincia di Avellino), il costo dell’impianto è di circa 15 milioni di Euro.
Considerando un periodo di ammortamento di 15 anni, ogni tonnellata di rifiuti in ingresso costa circa 40 Euro, ma produce una ricchezza (materiali riciclati + Biogas + fertilizzanti) pari a 25 Euro, cioè in pratica con questo sistema smaltire una tonnellata di rifiuti costa “solo” 15 Euro.
Tanto per fare un raffronto mandare i rifiuti all’inceneritore costa 90 Euro a tonnellata e per quanto possa essere fatto bene ci sarà sempre una percentuale di ceneri e microparticelle tossiche prodotte.
Questo è soltanto uno dei possibili sistemi che risolverebbero per sempre il problema dei rifiuti.
Chi ha il coraggio di dire che sono solo fandonie e che invece bisogna continuare ad arricchire politici corrotti e la solita Camorra, a inquinare le falde acquifere e l’aria che respiriamo, tutto a spese del denaro delle nostre tasche e della salute dei nostri figli?
caro Elia sei proprio de coccio come dicono a Roma…….il tema della salute pubblica è talmente delicato che è sacrosanto il fatto che debba essere il popolo a decidere sovranamente e democraticamente, quella democrazia da te tanto decantata a parole…..
cerca di accettare con spirito democratico chi, in un paese libero e democratico pone delle domande lecite per capire l’argomento in questione….non accusare con il tuo rituale “Vergogna” le persone, questa volta chi si deve vergognare per quello che è stato detto sei tu.
Un amico
Sig.Elia Catalano ..da come descrive questo progetto sembra un invito a mettere su casa al confine di questo impianto ….magari lei a già pensato di costruire una bella villetta..chissa’ come mai in sicilia nessun comune a mai sposato questa idea .
Domanda?…
Quali vantaggi avrà il Comune di Ciminna? ..e i suii cittadini?..
L’amministrazione a messo in conto di tutte le possibili controversie e ricorsi giudiziari che potrebbero arrivare dai proprietari terrieri della zona?..
Mi creda Sig. Catalano sarà un vero problema per gli amministratori e per il bilancio del comune..
Caro concittadino questa è la base di dove ho preso ogni spunto per scrivere la lettera da me divulgata.
Allora ti chiedo: come mai l’ing. Luciano Bitonto, di cui correttezza professionale credo non possa essere messa in discussione, si è espresso con parere di regolarità tecnica che la realizzazione di tale impianto è di pubblico interesse assumendosene persino ogni responsabilità per ciò che concerne il suo ambito scientifico?
Puoi forse pensare che se ne sarebbe assunta la responsabilità se avesse percepito che potesse inquinare il nostro territorio? A te la risposta!
Ed aggiungo: come mai Vito Barone non ha fatto riferimento alcuno citando le motivazioni con tanto di firma messa in calce dall’ing.? Se non mi sbaglio è persino suo cognato… Perchè Vitino Barone occulta ancora tutto ciò? A te la risposta…!
Vedi, leggiti, ma soprattutto studiati bene l’allegato postato qui in basso estratto direttamente dal sito ufficiale del Comune di Ciminna.
Ah, ti consignio di studiarti anche le motivazioni presenti nel Protocollo di Intesa che puoi trovare nel sito ufficiale del Comune.
ftp://88.41.48.69/Pubblicazioni/Comune%20di%20Ciminna/Projet%20Financing%20smaltimento%20rifiuti/D%20-%20Proposta%20di%20Deliberazione%20al%20Consiglio%20Comunale.pdf
Elia Catalano a volte sembra cadere dalle nuvole e deve difendere l’indifendibbile senza capire che la salute di ognuno di noi vale più di qualsiasi altra cosa
Premesso che io non sono nè contrario nè favorevole alla realizzazione dell’impianto in questione, per il semplice motivo che le norme in materia di rifiuti sono talmente restrittivi che se l’impianto non rispetta i giusti canoni, in materia di salute pubblica e inquinamento , non sarà mai approvato, sono d’accordo invece che una preventiva conoscenza e magari una preventiva volontà dei cittadini sarebbe stata una scelta più responsabile, fermo restando che ritengo leggittimo l’operato dell’amministrazione in quanto ha ricevuto democraticamente mandato da parte dei cittadini e quindi legittimati dagli stessi,anche se che in scelte che comportano impegni a lungo termine, sarebbe stata cosa buona confrontarsi in una pubblica assemblea, e non assistere a ciò che stà succedendo , con dei comizi, se tali si possono chiamare, che non stanno facendo altro che creare un clima non positivo per il paese. Potrei anche capire che il capo di una parte dell’opposizione comizi, anche se non posso condividere i toni e le argomentazioni che vanno fuori tema, ma mi appare completamente inadeguato, e anch’esso inappropriato nei toni, il comizio di risposta all’offesa personale, perchè solo cosi si può interpretare, da parte del figlio dell’attuale Sindaco, che io ho sostenuto e votato, che nulla ha a che vedere con l’Amministrazione in quanto non ricopre nessuna carica. E mi pongo una domanda ma dell’attuale Amministrazione Comunale, nessuno era in grado di rispondere? ( in molti hanno notato l’assenza di alcuni membri della giunta al comizio del figlio del Sindaco e che preventivamente dicevano di non condividerlo), e perchè i tanti consiglieri comunali , che si sono presentati nell’iltima competizione elettorale riempiendoci di belle parole, bei propositi, e belle idee,( volati al vento) e il presidente del Consiglio Comunale nessuno è stato in grado di spiegarci questo benedetto impianto? Il capo di una parte dell’opposizione nel suo comizio ha apostrofato più di una volta il Consiglio Comunale come un organo che approva tutto ciò che decide il capo dell’amministrazione. Di fatto, sembra che, tutti questi hanno delegato il figlio del Sindaco a delucidare i cittadini sull’iniziativa presa dall’attuale Amministrazione Comunale, adesso visto che il figlio del Sindaco ha spiegato che esiste un protocollo d’intesa firmato da tanti altri sindaci, che il parere dell’ufficio tecnico è favorevole a portare avanti l’iniziativa, e visto il video che spiega il processo dell’impianto della società che dovrebbe andare a realizzarla, cosa dovrebbero dire dal balcone o da una pubblica assemblea? Ripetere le stesse cose. La scelta del far comiziare il figlio del Sindaco, secondo me, aveva un solo obiettivo la discesa in campo per le prossime amministrative,. Se no non si spiega il perchè all’offesa verso il figlio, non abbia risposto il padre, deve essere il padre a difendere i figli, e perche il padre da Sindaco e promotore dell’iniziativa non abbia comiziato lui.
Caro Salvo tu parli che si potrebbe vendere il biogas , ma ti ricordo che quando una società spende dei soldi mica il guadagno lo regala al comune .Non pensi a tutti i proprietari dei terreni che investono in quella zona non si possono più mangiare nemmeno una lattuga ? Ma tu mangieresti qualcosa coltivata vicino ad una discarica ? Io non la mangerei.Comunque io penso che prima di tutto si dovrebbe pensare alla salute di tutti i cittadini e poi a tutto il resto. Da un amico
Concordo pienamente con te: prima di tutto si dovrebbe infatti pensare alla salute pubblica ed aggiungo alla salvaguardia dell’ambiente, che il conferimento in discarica come attualmente viene fatto non garantisce affatto. Questo è infatti il motivo per cui si sta cercando di trovare una seria via alternativa alle discariche. La cosa è molto semplice a questo punto: se l’impianto verrà realizzato significa che è a norma è che quindi garantisce sia la salute pubblica, sia la tutela dell’ambiente, mentre se non potrà garantire ciò non verrà realizzato. Dunque non capisco dove risiede il problema. Del resto i primi sono i sindaci a pretendere ciò. Quindi non capisco la paura. La verità purtroppo è un’altra e cioè: si sta cercando di strumentalizzare la cosa per vergognosi calcoli prettamente politici. La ripeto: l’impianto è totalmente in linea con i parametri del protocollo di Kjoto che rappresenta il massimo organo mondiale per ciò che riguarda la tutela dell’ambiente e della salute di noi tutti. Studiatevi questo benedetto protocollo e poi vedrete che non sbaglio. Con affetto, Salvo Elia Catalano.
Intanto mentre si sta a parlare al vento, sono iniziati i lavori di un altro scempio che gli amministratori di Ciminna e il responsabile dell’ufficio tecnico anno rilasciato il NULLA OSTA.
Una bella centrale di produzione di biomassa, anch’essa non pubblicizzata ai cittadini e ai proprietari terrieri della zona.
Penso che tra allevamenti di suini puzzolenti e altamente inquinanti ci volevano anche questi due altri scempi per decretare la morte di una bella pianura come la Piana Di Vicari.
Complimenti..!!