Ribaudo (Pd): “La proposta dell’impianto ArrowBio è illegittima e improponibile. Il nostro territorio non deve trasformarsi in discarica”.
Ieri pomeriggio ho voluto incontrare il Comitato di Salute pubblica Pro Ciminna per un aggiornamento sugli sviluppi legati alle problematiche ambientali sorte nelle ultime settimane, così come da impegni presi in occasione dell’assemblea cittadina, promossa lo scorso 20 dicembre dalla consigliera Sara Urso Miano.
Dopo essermi recato all’Assessorato all’Energia della Regione Siciliana e avuti i dovuti riscontri con la SRR di competenza voglio chiarire quanto segue:
Premesso che l’unico ente preposto alla pianificazione di tutti gli interventi di impiantistica e di gestione dei rifiuti è l’Ato Palermo Est, secondo quanto previsto dal Dlgs 152/2006 cosi come integrato dalla legge regionale 09/2010, il Comune di Ciminna non era titolato ad avanzare alcuna proposta .
Nello specifico la SRR, di cui il Comune di Ciminna fa parte, già dal giugno 2014, dispone di un piano di impiantistica approvato dagli stessi sindaci (Ciminna compreso). Infatti da quella data in poi nessun comune facente parte dell’Ato ha potuto proporre o avanzare istanze di realizzazione di impianti di smaltimento. Quindi la procedura fin qui adottata è illegittima e non può sortire nessun effetto concreto ai fini della realizzazione degli impianti stessi.
Inoltre l’impianto proposto dalla ArrowBio s.r.l. non è compatibile con il piano di gestione dei rifiuti già approvato dalla SRR, il quale prevede fra l’altro la raccolta e la separazione dei rifiuti a monte, senza alcuna possibilità di utilizzare impianti che prevedono la gestione dei rifiuti indifferenziati.
Infine è superfluo specificare che le modalità di lavorazione dei rifiuti dell’impianto proposto, non sono compatibili con le norme vigenti (regionali, nazionali ed europee).
Rimane tuttavia inquietante la scelta avventuristica in cui si è lanciata l’amministrazione comunale di Ciminna, nell’avere manifestato l’interesse nel progetto e aver addirittura dichiarato la pubblica utilità, non avendone le competenze e mettendo altresì a rischio, le casse comunali.
Per quanto riguarda invece l’impianto già autorizzato alla Green Planet s.r.l., da tutti gli enti preposti, i cui lavori di realizzazione sono stai avviati, e che prevede il conferimento di 9,9 tonnellate al giorno di rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata, si ritiene che lo stesso può rispondere ad un bacino di circa 30mila abitanti e che attualmente si ha comunque una compatibilità ambientale in rapporto alle ridotte dimensioni dell’impianto stesso.
Anche in questo caso però dobbiamo impedire che un eventuale ampliamento che ne triplichi le dimensioni (33 tonnellate al giorno per un bacino di 150 mila abitanti ) trasformi lo stesso in un vero e proprio inceneritore per la produzione di Biogas da convertire in energia, con un conseguente danno ambientale e rischi per la sicurezza e la salute dei cittadini.
Rimango impegnato, a fianco del Comitato di Salute Pubblica Pro Ciminna, per seguire gli sviluppi ed i procedimenti che questa società sta mettendo in atto, scongiurando la trasformazione di quest’impianto in un pericolo per la pubblica incolumità della popolazione.
Sappiamo che la carenza di impianti di compostaggio, è la causa principale del mancato raggiungimento delle percentuali previste dalla legge per la raccolta differenziata (entro il 2016 i comuni dovrebbero raggiungere il 65%). Per questo le SRR dovranno necessariamente pianificare e realizzare tanti piccoli impianti, evitando la costruzione in un’unica area di mega-impianti a grande impatto ambientale estremamente inquinanti.
La tutela dell’ambiente è un atto di coerenza nei confronti del territorio che rappresento, lo testimonia il mio costante impegno e la mia sensibilità a queste tematiche e non farò mancare di certo il mio sostegno ad iniziative di questo tipo, anche attraverso la produzione di atti parlamentari.