Presentata dai consiglieri La Corte, Liccio e Pollaci, la proposta di revoca della Delibera di consiglio del 28 ottobre 2015
di Rosario La Corte, Angelo Liccio e Maria Grazia Pollaci
COMUNICATO STAMPA
I Consiglieri Comunali Rosario La Corte, Angelo Liccio e Maria Grazia Pollaci, con la presente nota comunicano di aver presentato già in data 5 gennaio c.a. con protocollo n. 74 una richiesta di convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio per proporre la revoca della delibera sull’impianto di gestione rifiuti proposta dalla Arrow Bio srl.
“ La nostra richiesta è avvenuta a seguito di una lunga riflessione scaturita dalla contrarietà di gran parte della popolazione. Avevamo espresso – continuano i tre consiglieri – le nostre perplessità al Sindaco e agli altri Consiglieri già prima di Natale, durante le riunioni, ma di fronte all’immobilismo e alla contrarietà degli altri componenti della maggioranza abbiamo deciso , con coraggio e determinazione, di presentare da soli la proposta di revoca ben articolata. Ci rammarica il fatto che anche il Sindaco, da un pubblico comizio, si è detto favorevole alla revoca attraverso una nuova proposta, arrivando assieme agli altri consiglieri, anche se in ritardo, comunque alle nostre stesse posizioni.”
Visto che la tensione sull’argomento rifiuti tra la popolazione non si è placata, i consiglieri dichiarano inoltre che accoglieranno l’invito, rivolto a tutti i consiglieri da parte del Comitato di Salute Pubblica, di sostenere tutte le proposte ed iniziative anche con gli altri Comuni, volte a tutelare il territorio e la salute di tutti i Ciminnesi, riguardo l’altro impianto, già in fase di completamento, della Green Planet, anch’esso oggetto di tante preoccupazioni da parte dei nostri concittadini.
Segue proposta di deliberazione
Ciminna 16 gennaio 2016
FIRMATO
ROSARIO LA CORTE – ANGELO LICCIO – MARIA GRAZIA POLLACI
Al Presidente del Consiglio del Comune di Ciminna (PA)
C/O MUNICIPIO DI CIMINNA (PA)
Via Dott. Vito Graziano,2
SEDE
PROTOCOLLO N. 74 DEL COMUNE DI CIMINNA
DEL 05 GENNAIO 2016
OGGETTO: proposta di revoca in autotutela della Delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 28/10/2015 con oggetto: Dichiarazione di pubblico interesse dell’iniziativa in project financing ai sensi dell’art 153 comma 19 del D.Lgs 163/2006 inerente la “ progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani ricadente nel piano a.s.i del territorio del Comune di Ciminna”.
Su proposta dei sottoscritti Consiglieri Comunali: Rosario La Corte, Angelo Liccio e Maria Grazia Pollaci , si chiede la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale per trattare il punto indicato in oggetto.
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE:
– Premesso che il Consiglio Comunale di Ciminna il 28/10/2015 ha approvato la delibera n. 36 con oggetto: Dichiarazione di pubblico interesse dell’iniziativa in project financing ai sensi dell’art 153 comma 19 del D.Lgs 163/2006 inerente la “ progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani ricadente nel piano a.s.i del territorio del Comune di Ciminna”;
– Preso atto che la L. n. 241/1990 s.m.i. all’art. 21 – quinquies prevede che: “Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento o, salvo che per i provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. La revoca determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti…”. Secondo la giurisprudenza consolidata, quindi, tale articolo consente un ripensamento da parte dell’amministrazione là dove questa ritenga di operare anche una nuova valutazione dell’interesse pubblico originario;
– Considerato che alla data odierna, a quanto ci è dato sapere, la delibera indicata in oggetto e per cui si chiede la revoca non ha prodotto effetti e di conseguenza non ha prodotto ancora nessun danno ai soggetti direttamente interessati;
– Considerato che negli ultimi due mesi nel nostro Comune gran parte dell’opinione pubblica, orientata attraverso comizi, consigli comunali, dibattiti pubblici e sui social media, si esprime contro il provvedimento in oggetto in quanto motivatamente preoccupata dall’impatto ambientale e paesaggistico dell’impianto che si vorrebbe costruire, dalla tecnologia che esso dovrebbe utilizzare, dalla mancanza di una vera e propria fonte scientifica autorevole che avvalori la suddetta tecnologia che peraltro non trova nessun riscontro in nessun altro impianto presente in Italia ed in Europa. L’opinione pubblica è altresì preoccupata ed inquieta dalle notevoli dimensioni dell’impianto che dovrebbe ricevere i rifiuti di ben 15 paesi, che hanno firmato un protocollo di intesa, per un totale di circa 120.000 abitanti, per lo smaltimento di circa 50.000 t/anno;
– Constatato, anche da diverse fonti di stampa, che ad avvalorare la tesi della preoccupazione e la contrarietà di tantissimi nostri concittadini al suddetto impianto, è stato costituito un Comitato Promotore di Salute Pubblica che si sta mobilitando per chiedere un referendum abrogativo della delibera sopra citata;
– Preso atto che dalla relazione generale allegata al progetto di project financing si evince che “….la tecnologia proposta nell’impianto in questione non richiede la raccolta differenziata a monte…”;
– Ritenuto che la strategia perseguita nell’idea progettuale del project financing in oggetto non è in linea con gli obiettivi previsti dal legislatore (Europa, Stato e Regione Sicilia), anzi, con la delibera del consiglio comunale in oggetto n. 36, di cui si chiede la revoca, si dichiarava un interesse pubblico per una iniziativa che invece va contro il vero, concreto ed attuale interesse pubblico originario del nostro Comune. Inoltre, in attesa dell’esito di tutte le procedure, i visti e le autorizzazioni previste dalla legge, distoglierebbe l’Amministrazione dal perseguire gli obiettivi, con percentuali precise di differenziata, obbligatori e previsti da tutte le normative. Migliorare il sistema di raccolta con una programmazione ed una strategia a medio-lungo termine consentirebbe al nostro Comune di rientrare nei parametri previsti, non aumentando, come è prevedibile, ulteriormente il costo complessivo per l’Ente cosi da non dover aumentare ulteriormente “le tasse” ai nostri concittadini;
– Considerato che con deliberazione n. 3 del 09/02/2015 del Consiglio Comunale di Ciminna è stato concesso nulla osta al progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio di sottoprodotti organici, ubicato nel nostro Comune in contrada Porrazzi, su iniziativa della Green Planet srl, che dovrebbe realizzare un impianto di trattamento anaerobico ed aerobico di sottoprodotti organici, compresa la frazione organica di rifiuto solidi urbani, ecc.;
– Visto che i lavori del suddetto impianto sono già iniziati ed anzi in corso di ultimazione, rientrerebbe nell’interesse pubblico del nostro Comune quello di valutare meglio ed in maniera più approfondita l’apporto di codesto impianto nel contesto del totale dei rifiuti prodotti dal nostro Comune. In quest’ultimo impianto andrebbe ad essere conferita comunque una parte dei rifiuti urbani non differenziati del nostro Comune, pertanto da una seria analisi potrebbe scaturire che tra quella differenziata e quella da conferire nel costituendo impianto, solo una piccola parte dei nostri rifiuti urbani dovrebbe andare in discarica o presso un impianto di smaltimento; di conseguenza la costruzione di una grande struttura prevista dal project financing in oggetto risulterebbe, oltre che dannosa e rischiosa, anche SUPERFLUA ed INUTILE, quindi in netto contrasto con l’interesse pubblico del nostro Comune;
– Considerato che con l’iniziativa in project financing in oggetto il nostro Comune andrebbe comunque incontro a dei seri rischi in caso di problematiche inerenti ad un mal funzionamento tecnico di tale impianto, dalla errata gestione o programmazione in tutte le sue fasi operative, di possibili errori umani, di chiusura temporanea per guasti, per problemi economico-finanziari della società o per altre cause, ecc.. che avrebbero delle ricadute non indifferenti sul nostro territorio dal punto di vista ambientale e sanitario, tali da diventare vere e proprie emergenze a cui dovrebbe fare fronte comunque il nostro Comune con un sicuro aggravio di costi per la nostra comunità. Si tratterebbe di far fronte non solo ai nostri rifiuti, ma anche a tutti i rifiuti degli altri 15 paesi che hanno firmato il protocollo di intesa, oltre che ad eventuali conferimenti da parte di altri comuni;
– Ritenuto che il Consiglio Comunale con la presente richiesta di Deliberazione opera una nuova valutazione dell’interesse pubblico originario che è quello della salvaguardia dell’ambiente, del Paesaggio del territorio del nostro Comune, del rispetto all’integrità e alla storica vocazione dei territori ove è stato progettato il suddetto impianto da sempre votati all’agricoltura, ed in particolare alla coltivazione di frumento sia per quantità che per qualità. Proprio a tale scopo nell’area dove ricadono i terreni dell’area A.S.I. è interesse pubblico del Comune di Ciminna che vengano insediate aziende medio-piccole che non abbiamo un grosso impatto ambientale, che non rechino innanzitutto problemi alle attività agricole, pastorali e vivaistiche già esistenti e/o in corso di progettazione, ma che si sposino con la vocazione del territorio votata all’agricoltura e al turismo rurale. A tal proposito bisogna ricordare che a ridosso delle aree in questione c’è la Riserva Naturale Orientata delle Serre, e che eventuali scarichi inquinanti, attraverso il fiume Arziriolo e il fiume San Leonardo, andrebbero a confluire nella diga Rosamarina;
– Considerato che l’interesse pubblico del nostro Comune è quello di risolvere sicuramente i problemi dello smaltimento dei rifiuti e del loro costo, problemi che affliggono tutti i comuni, con una accelerazione ed incremento delle percentuali della raccolta differenziata, rendendola più efficiente, così come chiesto e previsto dalle leggi comunitarie, nazionali e regionali, a cui il nostro Comune deve ottemperare salvo il pagamento di eventuali multe e la perdita di finanziamenti pubblici che porterebbero un grosso danno economico al Comune stesso, l’ultima in ordine di data è la normativa prevista dall’ultima Finanziaria della Regione Sicilia già approvata dalla Giunta di Governo;
– Ritenuto che con la presente richiesta di deliberazione il Consiglio Comunale intende quindi operare una nuova valutazione dell’interesse dell’Ente sulle strategie utili allo smaltimento dei rifiuti urbani del nostro Comune e alle problematiche ad esso connnesse;
– Visto lo Statuto Comunale;
– Considerato che la delibera N. 36 in oggetto va palesemente contro i reali interessi pubblici del nostro Comune, quindi onde evitare che come previsto dalla L. 241/1990 s.m.i. l’Amministrazione debba provvedere ad eventuali indennizzi ai soggetti direttamente interessati, scaturisce la necessità di convocare con urgenza il Consiglio Comunale per trattare l’oggetto della presente proposta di deliberazione;
PROPONE CHE IL CONSIGLIO COMUNALE
DELIBERI
Per le motivazioni in premessa indicate e che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto:
1) Di procedere alla revoca in autotutela della Delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 28/10/2015 con oggetto: Dichiarazione di pubblico interesse dell’iniziativa in project financing ai sensi dell’art 153 comma 19 del D.Lgs 163/2006 inerente la “ progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani ricadente nel piano a.s.i del territorio del Comune di Ciminna”;
2) Che il presente provvedimento, altresì, con votazione separata venga dichiarato immediatamente esecutivo, ai sensi di legge, per i motivi di necessità ed urgenza che si rilevano dalle motivazioni di cui in premessa.
Ciminna 05 gennaio 2015
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI
LA CORTE – LICCIO – POLLACI
Alla luce del comizio effettuato dal Sindaco sembra un po’ misteriosa la precisazione da parte dei consiglieri comunali, La Corte, Liccio e Pollaci. Il nocciolo del comizio del sindaco è stato il ritiro della famigerata delibera di consiglio per la dichiarazione di pubblico interesse del progetto proposto da Arrow Bio; sembrava tutto risolto e invece i tre consiglieri ritornano alla carica, riguardo l’impianto Green Planet in costruzione. Certo il sindaco, non immaginava mai, una sindacatura così travagliata sin dall’inizio, ricordiamoci il travagliato parto per la nomina del vice sindaco, l’allontanamento della consigliera Urso Miano, la riduzione inspiegabile del mandato delle quote rose, dopo che in campagna elettorale il candidato sindaco aveva chiarito che i cinque anni sarebbero stati spartiti dai 4 candidati, Notte, Lo Pinto,Masi e Pollaci, e se la matematica non è opinione significa 15 mesi ciascuno, e non 12 dopo vinte le elezioni, poi ci si è messo anche l’assessore Sarullo che rimetteva la delega al bilancio, per non parlare dei rapporti non idilliaci in giunta,adesso ci si mettono altri tre consiglieri comunali, che, a loro dire: “Questa scelta è avvenuta a seguito di una lunga riflessione scaturita dalla contrarietà di gran parte della popolazione. Avevamo espresso – continuano i tre consiglieri – le nostre perplessità al Sindaco e agli altri Consiglieri già prima di Natale, durante le riunioni, ma di fronte all’immobilismo e alla contrarietà degli altri componenti della maggioranza abbiamo deciso , con coraggio e determinazione, di presentare da soli la proposta di revoca ben articolata”. E se invece gli impianti ArrowBio e Green Planet non siano una scusa e forse bisogna considerare il grande malessere dei cittadini nei confronti dell’immobilismo e del’incapacità di questo esecutivo ? Perché loro come tanti altri candidati e sostenitori hanno perso l’entusiasmo dimostrato in campagna elettorale e che a poco a poco sono stati contagiati dalla disaffezione alla politica che ha contagiato i giovani ciminnesi ,( tanto osannati in questi ultimi comizi da parte di chi sino ad ora li ha considerato solo dei rompi palle, vedasi il caso campo di calcetto, le tribune del campo sportivo, le luci del campo sportivo e la scelta irresponsabile di far finire il carnevale, per non parlare del degrado monumentale, ed ambientale in cui si trovi Ciminna? Questi fatti sicuramente a tre giovani consiglieri possano aver generato un accumulo di malessere che ArrowBio e Green Panet sono a pampina di fico.Il sindaco è una persona per bene e come si diceva una volta all’antica, ma chi gli stà vicino gli faccia capire che questa giunta è inadeguata, non faccia decidere a chi viene solo i fine settimana, ascolti i veri ciminnesi.
Questa Amministrazione sarà ricordata come la peggiore in assoluto degli ultimi 30 anni.