I delinquenti che il web ha trasformato in eroi: la vergogna di “Malavita Palermitana”
Non vi è nessuna novità sul fatto che Facebook sia un universo vasto sul quale vi si può trovare di tutto e di più. Spesso però nel grande calderone del tutto finisce dentro anche qualcosa che dovrebbe essere ben lontana dalla vista di tutti, o meglio, dovrebbe apparire così com’è , come monito di qualcosa che non va imitato ne tanto meno idolatrato. Senza ulteriori giri di parole annunciamo quindi l’argomento in questione: “Malavita Palermitana”. Queste due parole danno il nome ad una pagina Facebook che vanta la bellezza di 16.000 “iscritti”, per non chiamarli seguaci, che hanno scelto di raccontare storie di mafia, detenuti e criminali stravolgendone completamente la loro natura, decantandoli come martiri e le loro “gesta” come atti di puro eroismo. Sulla pagina in questione non mancano riferimenti e spezzoni di film di mafia, fotografie e dichiarazioni di boss mafiosi del presente e del passato e aforismi che hanno come unico scopo quello di far apparire luccicante tutto lo sporco che si cela dentro Cosa Nostra.
“La GALERA è il riposo di un LEONE”, “Meglio perdere la LIBERTÀ che l’ONORE e la DIGNITA”, “Fa***lo alle manette e a chi ce le mette strette”; questi soltanto alcuni dei tanti slogan che giornalmente riempiono la pagina, acclamati con trepidazione da qualcuno che forse ha la memoria troppo corta per ricordarsi di tutto il sangue che ha macchiato per sempre la nostra Sicilia. Mantenere aperta una pagina del genere, e soprattutto incentivarla con i consensi, rappresenta un vero e proprio fallimento per la nostra storia, la nostra cultura e i nostri eroi (quelli veri) che hanno perso la vita nella lotta ad un sistema corrotto e vigliacco che negli anni ha portato soltanto ingiustizie e violenze.È un fallimento per tutte le Forze dell’Ordine e i magistrati che ogni giorno rischiano la propria di vita per garantirci una Sicilia ed un mondo migliore.
Per il momento purtroppo la pagina è ancora attiva su Facebook e sembra rispettare gli “anomalii” standard del social network; che invece ritiene offensive foto in cui sono rappresentate madri che allattano il proprio bambino, tanto per fare un esempio.Il primo appello a segnalare questa pagina a Facebook per chiederne la rimozione, è stato mosso da Pino Maniaci, giornalista siciliano di Telejato, impegnato da anni nella lotta alla mafia e al malaffare. Appello a cui già molte persone hanno risposto, segnalando la pagina o lasciando un messaggio di sdegno nei confronti della pagina incriminata.
Noi di Agorà Ciminna ci schieriamo dalla parte di Pino e di tutti quelli che vogliono cancellare questa triste pagina da un social network e dalla storia purtroppo già troppe volte infangata della nostra Sicilia.
Vi chiediamo di perdere qualche minuto del vostro tempo per segnalare la pagina e di condividere questo messaggio a quante più persone possibili.
Inoltre vi vogliamo lasciare con una celebre frase di Peppino Impastato, per ribadire ancora una volta la nostra posizione nei confronti di una piaga come la Mafia.
“LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA”