L’ultimo giapponese
di Vito Barone
Hiro Onoda, non l’avete mai sentito nominare, ma avete sicuramente sentito parlare di lui. Fu il leggendario ultimo soldato dell’esercito imperiale giapponese, che continuò a combattere, per decenni e decenni, sull’isola filippina di Lubong, nonostante il Giappone si fosse arreso e la seconda guerra mondiale fosse finita.
Quando si dice “ultimo giapponese” serve per descrivere colui il quale resiste inutilmente a cambiamenti già avvenuti ed accettati dalla collettività.
Aveva ricevuto l’ordine di non arrendersi e obbedì alla lettera nonostante tutto e tutti.
A seguito del documento concordato e sottoscritto dal gruppo di minoranza sull’ennesimo aborto dell’estate Ciminnese, i commenti che si sono susseguiti su un social, da parte di una persona, sembrano rifarsi al personaggio sopra indicato: “l’ultimo giapponese”, che, in nome di una pseudo nuova politica, dalla tribuna anzi citata, addita ad altri comportamenti che di volta in volta classifica con aggettivi quali, nuovo, vecchio, buono, e chi più ne ha, più ne metta, ergendosi a un novello Catone il censore .
Durante la vita di questa Amministrazione lo stesso ha sempre tenuto un atteggiamento estremamente critico verso qualsiasi iniziativa o progetto proposto dal gruppo di minoranza. Non ha mai avuto un segnale di condivisione o almeno di attenzione, assumendo sempre in maniera prevenuta e preconcetta atteggiamenti negativi anche di fronte ad interessi collettivi largamente riconosciuti e condivisi.
Non si può trascurare, comunque, che il soggetto è stato ampiamente ed assolutamente ambiguo e critico anche nei confronti dell’operato di questo (SUO) Sindaco (lo ha fatto in tutti i luoghi pubblici di dibattito). La stranezza, però, sta nel fatto che, quando le stesse critiche sono fatte dalla minoranza, lui prontamente si erge a paladino e difensore oltre misura del tanto prima criticato (SUO) Sindaco.
A conferma di quanto appena detto, si richiama il comunicato, noto a tutti, che il gruppo di minoranza ha fatto sull’avvenuta constatazione dell’ennesimo aborto dell’estate Ciminnese. In tale circostanza, nonostante fosse stato apprezzato l’impegno e l’operato di alcuni assessori al ramo, e per precisione si riporta quanto scritto nel documento: “ed ancora più grave che quando il soggetto incaricato, l’assessore di turno ha dimostrato voglia e capacità di fare, il suo apporto non è stato assecondato ed apprezzato …….”, il soggetto in argomento ha trovato il modo per dare fiato a tutto il suo spirito critico di contrapposizione a tutti i costi, perdendo di vista una seria e razionale valutazione della validità o meno dell’analisi politica fatta per mezzo del comunicato.
Infatti, anche in presenza di un manifesto complimento e apprezzamento fatto nei confronti di uno di questi assessori, che fa riferimento alla moglie del soggetto interessato, Lui è riuscito financo a classificare questo riconoscimento come vecchia e becera politica.
Di fronte a questi evidenti comportamenti dettati da rancore, livore e prevenzione, mi fa piacere informarti che la guerra è finita e che i fatti a cui ti rifai sono così vecchi da non giustificare l’astio e la tua totale prevenzione che ti portano all’offuscamento mentale, sfuggendo dalla realtà.
Quanto anzidetto con l’augurio che tutto ciò possa servire ad una più serena ed oggettiva valutazione da parte tua, senza farti condizionare da schemi mentali preconcetti e superati, che mi portano a pensare e a rivedere che gli aggettivi di vecchio che cerchi di appioppare agli altri, ti appartengono pienamente.
Concludo con le parole del grande e sicilianissimo Camilleri:
“Ti saluto e sono”.