Neve e allegria collettiva
Forse perché è come un grande manto purificatore, bianco, candido, pulito e livellante, uguale per tutti.
Forse perché il paesaggio cambia e regala spettacoli nuovi come quadri di nature morte.
Forse perché immortala ogni cosa e ferma la vita come il Vesuvio a Pompei.
Forse perché è inusuale e accomuna tutti.
La neve quando arriva viene acclamata come un eroe che viene a salvarci, come un novello Messia che viene a farsi carico dei peccati e a mondare il mondo immondo.
Sembra di sentire grida attutite di stadio e aole come se giungessero da un passato remoto o da un universo parallelo. Voci ovattate di standing ovation e voci e schiamazzi come di bimbi al mare a giocare con la sabbia, con la palla, con l’acqua che ora è neve; e i gradi centigradi non sono 40, ma vanno sotto lo zero, e il sole gioca a nascondino e non ostenta i suoi raggi come un ostensorio.