“Botta e Risposta”, le consigliere Lazzara e Urso Miano, rispondono al Sindaco Barone
di Gruppo Misto*
Ci dispiace constatare il fatto che, una semplice dichiarazione proveniente da un Gruppo consiliare, in cui si esprime, legittimamente, una posizione politica, abbia potuto innescare una reazione spropositata e scomposta come quella proveniente dalle due massime Cariche comunali e, peraltro, quel che è peggio, in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.
Constatiamo, infatti, ancora una volta, che non si è persa l’occasione per picconare la Democrazia.
Pertanto, pur non volendo, ci vediamo costrette a dovere replicare, sia per amore di verità ma anche perché non può consentirsi che, ancora una volta, chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni e chi dovrebbe dare esempio di rigore morale sia, invece, autore di attacchi ingiusti, gratuiti ed irrispettosi ai danni delle Persone e di chi riveste il delicato ruolo di Consigliere.
Spiace vedere chi rappresenta le Istituzioni e chi riveste un ruolo di garanzia e tutela di tutti i Consiglieri, e quindi super partes, lasciarsi andare ad attacchi diffamatori, anche sul piano personale, in risposta a quelle che, invece, sono LEGITTIME SCELTE E POSIZIONI POLITICHE.
Un atteggiamento, questo, che, a nostro modo di vedere le cose, di costruttivo riesce ad avere ben poco, ma che rivela, di contro, il profilo di chi scrive ed evidenzia un modo di fare politica che non ci appartiene né per storia politica né per deontologia politica.
Ma andiamo ai fatti!
In data 15.04.2020, attraverso un comunicato, in qualità di Consigliere comunali, abbiamo ritenuto opportuno, per dovere di trasparenza e correttezza, rendere note alla cittadinanza tutte le motivazioni che ci hanno indotte a decidere, legittimamente, di non partecipare alla celebrazione del Consiglio comunale di giorno 14.04.2020.
Il comunicato esprime ben precise motivazioni di carattere tecnico-politico ed è lontano da qualsiasi presa di posizione contro qualcuno, come, invece, artificiosamente asserito.
Con stupore ed amarezza, a tale dichiarazione, lo ribadiamo, prettamente tecnico-politica, supportata, esclusivamente, da fatti e documenti, sono seguite delle prese di posizione con l’esclusivo tentativo di voler screditare l’operato delle sottoscritte anche sul piano personale, il tutto connotato da una palese caduta di stile che nulla ha a che vedere con l’azione amministrativa, con la politica e con il rispetto della libertà di espressione.
Ma, se è vero, come è vero, che la politica non fa gli uomini ma sono gli uomini che fanno la politica, allora, è anche vero che la politica è corretta quando sono corrette le persone che la fanno e correttezza politica è parlare basandosi su fatti e documenti che, senza tema di smentita alcuna, possano fondare tutte le posizioni prese, le scelte adottate e le dichiarazioni fatte. In tal senso ci siamo mosse, e sfidiamo chiunque a metterlo in dubbio!
Siamo, dunque, pronte ad affermare che è vero, e non può essere smentito, il fatto che, in piena emergenza coronavirus, sia stato convocato un Consiglio che poteva benissimo celebrarsi in altro momento.
È vero, e non può essere smentito, che l’Assessore al Bilancio, nonché, Primo Cittadino, non era presente in Giunta quando la sua stessa Giunta approvava lo schema di Bilancio, strumento programmatico, definito “l’atto principe della vita amministrativa” dallo stesso.
È vero, e non può essere smentito, che in data 11.04.2020 è stata fatta richiesta, con nota inviata a mezzo pec, nella quale si chiedeva la celebrazione di Consiglio in videoconferenza, in ossequio alla normativa vigente circa il contenimento della diffusione del coronavirus ma non ci è stata data nessuna risposta.
È vero, e non può essere smentito, che la Variazione di Bilancio, era, già, immediatamente esecutiva in data 31. 03. 2020 e che il Consiglio avrebbe potuto ratificarla entro 60 giorni e comunque entro il 31. 12.2020. Quindi non poteva essere questo il motivo che induce alla convocazione.
È vero, e non può essere smentito, che alla richiesta inoltrata a mezzo pec all’ufficio protocollo, con nota del 07.04.2020, avente ad oggetto delucidazioni circa le modalità di erogazione dei buoni spesa, non è seguita risposta alcuna, ignorando le legittime richieste in essa contenute. Anzi, ancora oggi la attendiamo!
È vero, e non può essere smentito, che in data 13.03.2020, con nota inviata a mezzo pec all’Ufficio protocollo del Comune, è stata presentata Mozione che impegnasse l’Amministrazione a “sospendere il pagamento dei TRIBUTI, IMU, TASI , TARI, gli accertamento già notificati, gli avvisi di pagamento per la fornitura idrica” per tutti i cittadini Ciminnesi, considerata la difficilissima situazione economica in cui versano famiglie e lavoratori; a tale mozione non è stato dato seguito.
Alla luce di quanto detto, non riusciamo, dunque, a comprendere come si possa parlare di mancata collaborazione, quando invece proprio chi a parole la decanta nei fatti si smentisce ignorando qualsiasi tentativo di FATTIVA COLLABORAZIONE!
Non si può, dunque, pretendere che i Consiglieri, supinamente, ratifichino quanto unilateralmente già deciso, ricordando anche quanto dichiarato nel nostro programma elettorale quando si inneggiava ad un bilancio partecipato.
Questa non è collaborazione! Questa non è democrazia!
Chi riveste il ruolo di Consigliere comunale, per diritto costituzionalmente garantito, ha IL DOVERE DI VIGILARE E CONTROLLARE L’AZIONE AMMINISTRATIVA NELL’INTERESSE DI TUTTI oltre che il DIRITTO DI VOTARE O NON VOTARE, SECONDO SCIENZA E COSCIENZA, LE PROPOSTE, TUTTE, CHE ARRIVANO SUL TAVOLO.
QUESTO VUOL DIRE DEMOCRAZIA!
In ultimo, ci rivolgiamo a chi veste il ruolo di Presidente del Consiglio, invitandolo a dimettersi, dal momento che, viste e considerate le dichiarazioni, non pare possa più garantire la tutela di ogni singolo Consigliere e la terzietà rispetto a tutto il Consiglio comunale.
Concludiamo dicendo che IL BENE SI FA IN SILENZIO, non a favore di telecamere e non con i soldi pubblici che Governo e Regione hanno opportunamente stanziato e NESSUNO si può arrogare il diritto di dare giudizi circa l’operato silenzioso che riguarda la sfera privata di ciascuno, quindi neanche della nostra.
*Le consigliere Angela Lazzara e Sara Urso Miano
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