La Musica in Mostra… a Ciminna l’evento dell’estate!!!
di Antonio Passantino
Non si è ancora spenta l’eco della «tre giorni» di rassegna fotografica pensata e voluta fortemente dall’A.C.A.M. ‘G.Verdi’ di Ciminna per celebrare i suoi 200 anni di Storia.
E che Storia
L’imponente mostra/retrospettiva, allestita il 6/7/8 agosto u.s. nella storica Piazza Matrice di Ciminna e gli eventi musicali e culturali a corredo hanno restituito ai visitatori arrivati da ogni parte dell’isola la misura di un percorso iniziato nel lontano 1820, durante il quale la Banda di Ciminna ha raggiunto qualità artistiche e culturali che la collocano tra le più apprezzate realtà musicali nel panorama bandistico nazionale e internazionale.
Quello che oggi rappresenta e ha rappresentato negli anni la Banda a Ciminna in termini artistici e sociali, non era e non è scontato, ma è stato costruito, giorno dopo giorno, nota dopo nota dicon sacrificio, studio e passione anche da quelli che ci hanno preceduto.
Ed ecco la retrospettiva che, seppur visivamente, ha fatto toccare quasi con mano l’evoluzione artistico/culturale della ‘Banda di Ciminna’ negli ultimi due secoli.
Dico negli ultimi due secoli, poiché si sa che l’arte musicale a Ciminna ha radici ben più profonde che vedono nel musicista Vincenzo Amato il più importante compositore della musica polifonica siciliana del 1600 e il testimone principe del talento musicale dei ciminnesi.
Ma questa è un’altra storia.
Tornando alla Banda di Ciminna, vorrei far notare come i nostri avi (per la verità ancora oggi i più anziani) utilizzavano sovente dire ‘Musica di Ciminna’ in sostituzione di ‘Banda’, mi piace pensare, abbiano voluto affidare alla parole ‘Musica’ fondamentalmente il compito di trasmettere ai posteri non solo il significato astratto di “bellezza”, che tutti conosciamo o possiamo sperimentare mettendole a disposizione le orecchie, ma la loro identificazione in quell’insieme di musicanti, loro figli e figli di questa terra che, con la loro ‘vocazione’, sono stati e sono la rappresentazione plastica della convivenza civile della comunità ciminnese: la passione, la perseveranza, il sacrificio, la genialità, ma soprattutto l’unità, l’unicità e l’identità.
E poi c’è l’eredità di un passato recente che la Musica di Ciminna custodisce gelosamente nella memoria e che ha raccolto nelle immagini della retrospettiva fotografica appena conclusasi; mi riferisco ai maestri-compositori Antonino Cuti e Gabriele Bonanno e al maestro Andrea Scimeca.
Per poi ricordare quattro grandi strumentisti come Michele Bonanno, Pippo Bonanno, Nino Bitonto e Rosario Ribaudo che hanno calcato, in qualità di ‘prime parti’ le fila delle varie orchestre sinfoniche siciliane
E poi c’è chi che negli anni 80/90 sino a metà 2000 ha ricostruito, plasmato e diretto la Banda ‘G. Verdi’ di Ciminna, confermandone la gloria di un tempo, traghettandola con tenacia nel nuovo millennio: il maestro Francesco Frangipane.
A tutto questo vanno aggiunti tutti i professionisti attualmente in organico nelle orchestre siciliane forgiatisi umanamente e artisticamente – ancor prima che nei conservatori – nelle loro, nelle nostre ‘Bande di Ciminna’ fucine ininterrotte di talenti.
Si “ BANDE DI CIMINNA”, perchè se è vero, come è vero che la musica è legame ed armonia, ed è una lingua universale con cui e in cui tutti i musicisti si comprendono e si riconoscono, ecco che nella retrospettiva non poteva e non doveva mancare – non l’altra – ma la Banda di Ciminna “ V. Bellini” con i suoi storici musicanti e il suo maestro Salvatore Nicosia, attiva negli anni 80/90.
La Musica di Ciminna è tradizione, è cultura, è Storia… ma per i ciminnesi è anche «nobiltà d’animo»; questa forma di nobiltà, però, non si detiene né per sangue blu, né per blasone, ma si riconosce a tutti coloro che la difendono strenuamente, la amano incondizionatamente e ne custodiscono la memoria come una delle più preziose eredità che Ciminna possiede.
La Musica di Ciminna, riassumendo, continua, ed è imperativo che continui, a permeare il tessuto sociale del nostro paese in un ininterrotto ricambio generazionale che la porterà, assieme alla sapiente bacchetta dell’attuale Maestro Vincenzo Grimaldi, sicuramente, a tanti altri gloriosi traguardi.
Concludendo, come vice presidente dell’ACAM ‘G. Verdi’, non mi resta che ringraziare a nome del suo CdA e di tutti gli associati il Professor Francesco Rizzo per la sua caparbietà nel raccogliere foto e quant’altro e il nostro Presidente Professor Salvatore La Paglia, alla guida dell’Associazione dal 2006 che, grazie alla sua abnegazione, alla sua passione, al suo amore verso la nostra Grande Banda, propone instancabilmente nuovi obiettivi da raggiungere e nuovi nastri da tagliare.