La vita e i miracoli di padre Santo Grech, chiamato “padre Malta”.
* di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni.
14° PUNTATA – PRIMA PARTE
Ciminna, terra di santi.
La vita e i miracoli di padre Santo Grech, chiamato “padre Malta” – 1° Parte del video.
In questa puntata vi parlerò della vita e dei miracoli di padre santo Grech, comunemente chiamato padre Malta, sacerdote dell’Ordine dei Padri Predicatori. Nato nell’isola di Malta il 5 Settembre 1723, visse in vari conventi della Sicilia e, negli ultimi anni di vita, resse il convento domenicano del SS. Salvatore a Ciminna, vivendo in semplicità, umiltà e facendo la carità verso i poveri. Uomo di grande cultura e portatore di pace, fu più volte eletto priore del nostro convento e la popolazione ciminnese, in questi pochi anni di permanenza, poté constatare la santità di quest’uomo che operò diversi miracoli che vi racconterò in questo video. Morì a Ciminna il 18 Novembre 1793 e il suo corpo venne mummificato e posto presso la cripta della cappella del SS. Nome di Gesù a san Domenico. Circa una trentina di anni fa è stato collocato in un sarcofago all’interno della stessa chiesa. Nella memoria dei ciminnesi, padre Malta è stato considerato da sempre un santo, anche se la chiesa e in particolare l’ordine domenicano non ha mai concluso l’iter per la beatificazione di questo grande uomo di Dio. Vi allego la prima parte del mio video, e nella puntata successiva continuerò il “cuntu” con la vita e i miracoli di padre santo Grech. Cerchiamo di valorizzare sempre più le nostre tradizioni, la nostra cultura e il nostro dialetto. Spero che questo “cuntu” sia stato di vostro gradimento e, se vi fa piacere, lasciate gentilmente un “mi piace”.
Buona giornata e alla prossima!
15° PUNTATA – SECONDA PARTE
In questa seconda puntata del video, vi continuerò a parlare dei miracoli di padre santo Grech, comunemente conosciuto come padre Malta, che fu sacerdote dell’Ordine dei Padri Predicatori. In particolare, vi parlerò di alcuni fenomeni avvenuti durante la pittura del suo ritratto quando il santo sacerdote, ormai morto, si mosse più di una volta per non farsi ritrarre, e delle campane che suonarono a morto da sole non appena egli morì. La tradizione riporta che furono suonate dagli angeli. Inoltre, si narra che il suo corpo mummificato, durante un breve spostamento dall’urna, per distrazione di alcuni fedeli che lo stavano trasportando, urtò nella muratura dell’altare e dalla testa del sacerdote morto da oltre un secolo sgorgò sangue vivo. Vi allego la seconda parte del video con la speranza che, attraverso questo mezzo di comunicazione, possa essere rispolverata la memoria e la devozione verso questo santo sacerdote per vederlo presto sugli onori degli altari. Cerchiamo di valorizzare sempre più le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale e religioso e il nostro dialetto siciliano. Spero che questo “cuntu” sia stato di vostro gradimento e, se vi fa piacere, lasciate gentilmente un “mi piace”.
Buona giornata e alla prossima!
*di Rosario Priolo