“U cuntu” di San Vito, patrono di Ciminna e degli altri santi protettori.
* di TI CUNTU UN CUNTU – Per non dimenticare, rivolto alle nuove generazioni.
16° PUNTATA
In questa puntata, vi voglio raccontare un “cuntu” sulla devozione al santo giovinetto Vito che, ormai da diversi secoli, è il patrono principale di Ciminna.
I nostri antichi hanno edificato su uno dei colli che domina il paese una bella chiesetta, ampliata e abbellita alla fine del XVIII° secolo, che custodisce la statua del santo.
Siamo in prossimità del 15 giugno, data in cui la chiesa universale fa memoria del suo martirio avvenuto agli inizi del IV secolo (nel 304 circa, per la precisione) e, per Ciminna, da sempre questa è la data in cui si festeggia il santo patrono, anche se dal 1672 la festa solenne viene celebrata la prima domenica di settembre, in cui si ricorda la traslazione di un’insigne reliquia di san Vito (il femore del santo) e dei santi martiri Modesto e Crescenzia: il primo fu precettore; la seconda nutrice del santo giovinetto.
Nel video vi parlerò di una leggenda paesana in cui i nostri antichi vollero mettere in risalto la protezione del santo, nel periodo della pestilenza, protezione in collaborazione con altri due santi compatroni, ossia S. Rocco e S. Antonio abate, in cui la figura del male e della pestilenza viene raffigurata da una donna malefica che voleva inoculare la peste nel nostro paese.
Vi allego il video con la speranza che, attraverso questo mezzo di comunicazione, possa essere sempre mantenuta viva e incrementata la devozione ai nostri santi protettori, che i nostri padri hanno voluto mettere a custodia spirituale del nostro paese anche attraverso l’edificazione di chiese nelle colline circostanti all’abitato di Ciminna.
Cerchiamo di valorizzare sempre più le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale e religioso e il nostro dialetto siciliano.
Spero che questo “cuntu” sia stato di vostro gradimento e, se vi fa piacere, lasciate gentilmente un “mi piace”.
Buona giornata e alla prossima!
* di Rosario Priolo