Ciminna, origine del nome (se non vero verosimile)
di Domenico Passantino
Mi appare chiaro il significato di Ciminna e il legame con il simbolo del seno che la rappresenta.
Mi era già balenata l’idea quando ho scritto con Arturo Anselmo Pro aris et focus, Kyminna-Ciminna, ma adesso mi appare chiaro.
La mammella raffigurata sullo stemma non ha nulla a che fare con il siciliano minna, la mammella, ma probabilmente questo significato ha contribuito alla sua conservazione nei secoli.
Con molta probabilità mi sento di affermare che Ciminna, nei documenti medievali Κυμιννα, sia un diminuitivi di Κυμι, la città euboica che insieme a Calcide, nell’VIII sec. a.C. colonizzò l’Italia meridionale. Cuma sul mar Tirreno è una sua colonia.
I Calcidesi fondarono Zancle, Messina, e da lì si spinsero a fondare Himera, Termini Imerese sul fiume San Leonardo. Da lì alcuni coloni si stabilirono sul monte Pizzo e per qualche motivo (forse perché i coloni erano tutti di Kymi o forse per la forma del monte, non so) chiamarono questo insediamento piccola Kymi, Kyminna.
La tradizione riporta ( per es. Pomponio Mela, geografo del I sec d.C. nel suo de Chirografia, I, 90) che Cuma è chiamata così perché fondata da un eroe eponimo (cioè un fondatore che dà il suo nome alla città che fonda) chiamato Cuma. E l’eroe eponimo, o meglio l’eroina, era una amazzone.
Le Amazzoni nella mitologia antica erano donne guerriere che, per tendere meglio l’arco con il quale scagliavano frecce, si erano private di un seno e avevano quindi una sola mammella (α-μαζον, alla lettera significa senza una mammella), forse la stessa che appare sullo stemma di Ciminna.